Giunge alla sua seconda edizione, dopo il successo avuto nel 2022, la mostra collettiva 100X100 libri d’artista, promossa e curata da SINCRESIS, associazione culturale per le arti contemporanee attiva in Toscana dal 2006, guidata dalla Dott.ssa Alessandra Scappini, che vede la partecipazione voluta dalla medesima della Casa Editrice Maschietto di Firenze, che metterà in ponte la pubblicazione di un catalogo delle opere esposte.
Cento artisti del panorama locale, nazionale e anche internazionale, con i loro lavori che potrete sfogliare, guardare e apprezzare con estrema cura.
Immaginatevi di entrare in una stanza piena di libri di tutte le forme, materiali, consistenze che racchiudono storie, visioni ed essenze dell’artista che li ha creati. Contenuto e forma divengono un tutt’uno.
Che cos’è quindi un libro d’artista e qual è il suo significato?
Un viaggio intimo, dotato di forza poetica e preziosità che potrete visitare fino all’8 marzo 2025. È “come un’opera che integra una molteplicità di aspetti tali da caratterizzare il lavoro di un/un’artista nel suo proporsi al vasto pubblico. Alla portata di tutti”, come sottolinea la Curatrice Alessandra Scappini.
Data la singolarità, l’unicità delle opere, il successo e l’interesse suscitato dall’esposizione, abbiamo voluto indagare insieme ad alcuni artisti del territorio che hanno esposto le loro opere, che tipo di esperienza è stata per loro la creazione di un libro d’artista, che significato ha creare un lavoro di questo tipo e cosa vuol dire dedicarsi ad un’opera del genere? Se dovessero spiegarla a chi non è del settore cosa direbbero? Come cambia nel tempo? Essendo poi già la seconda edizione dell’esposizione “Libro d’Artista” presso la galleria Sincresis, nel caso abbiano partecipato ad entrambe le edizioni com’è cambiata la loro opera nel tempo?
Partiamo con Mattia Desideri che in questa seconda edizione ha partecipato con un libro edito PxC Progettipercomunicare editore, “ABITARE l'invisibile” della collana Orme timide, della stessa collana erano presenti altri due libri "Capi delicati" e "AB Rh+".
“La mia opera ABITARE l'invisibile è stato un percorso di ricerca durato un anno su come la casa diventa quel luogo personale dove lasciamo traccia del nostro vissuto, custode dei nostri ricordi e della nostra intimità. Il libro si compone di una duplice narrazione, una tradizionale e una per immagini, racchiuse in un Leporello verticale, che steso ricorda una striscia di carta da parati, accompagnato dalla prefazione della Professoressa Emanuela Mancino dell'Università Bicocca di Milano”.
Continua: “Realizzare un’opera di questo tipo è un processo molto intimo, che lega chi vuol vedere nel suo complesso l’opera, ovvero il fruitore all’artista, in quanto non si rimane passivi nel guardare l’opera, ma richiede un'azione per sfogliarla e vederla nel suo complesso. Infatti il libro d'artista abbatte quella barriera che si crea con le canoniche opere d’arte, cioè ‘il non toccare’”.
Proseguendo con le altre testimonianze troviamo anche le artiste Shilha Cintelli e Serena Tani, che conosciamo grazie anche al mondo della ceramica e alla loro attività nel territorio montelupino.
Per Shilha Cintelli “Un libro d'artista è un contenitore di sogni, un libro che diventa scultura e che racchiude una sintesi primordiale della poetica dell’artista.
Realizzare questo tipo di opera mi permette di sperimentare forme che hanno un spazio definito in un tempo indefinito. Che non subisce la trasformazione.
Se dovessi spiegare che cos’è un libro d’artista a chi non è del settore gli direi che non necessariamente rispetta i canoni del libro, ma che porta con sé la stessa idea di libro, ovvero leggere la forma come un viaggio.
Partecipando ad entrambe le edizioni e guardando l'opera presentata due anni fa, continua ancora a vibrare nel tempo.
Il mio libro d’artista scultura presentato in questa seconda edizione, racchiude il mio amore per l'universo e l’infinito, che tutto lega e tutto muove. L’opera si intitola ‘Gli anelli di Saturno incorniciati alla finestra che ne colgono l'ispirazione/ Orizzonti perduti’, composto da una lastra di piombo lavorata e terracotta.
Tra non molto tempo gli anelli di Saturno spariranno: in ogni istante, la gravità del pianeta attira una piccola parte del materiale che costituisce i suoi anelli, verso la superficie come una sottile pioggia di meteoriti. Gli scienziati hanno calcolato che entro i prossimi centomila anni, tutto quel materiale si sarà completamente esaurito scomparendo alla vista di chiunque lo osserverà. Ci ritroviamo quindi a camminare tra galassie vicine e lontane, tra mondi sotterranei e intergalattici, tra esperienze terrestri e ultraterrestri, tra visioni di macrocosmi e micromondi, insomma siamo qui ora, ma in fondo siamo altrove in un momento indefinito in uno spazio non identificabile, tra orizzonti perduti e tra gli anelli di Saturno incorniciati alla finestra che ne colgono l'ispirazione, con un meteorite rappresentato dalla terracotta, quasi come fosse un fiore.
Un libro che conserva il passato e fatto di territori inesplorati dove al suo interno non c'è niente, ma lascia spazio all'immaginazione di poterci scrivere una nuova pagina. Desiderare di essere altro, di avere un’altra vita su un altro pianeta. Così questo lavoro racconta l'imponderabilità, e quella voglia di vedere cosa c'è al di fuori di qua”.
Anche per Serena Tani: “Un libro d'artista è sempre una dimensione più intima dell'opera d’arte,nello specifico per me è l’essenza. Allo spettatore non del settore direi di immergervi con curiosità nel libro senza nessun tipo di restrizione della propria fantasia e senza aspettative di una restituzione visiva ovvia.
La mia partecipazione alla seconda edizione è cambiata a livello di materiali. La prima era un’opera in carta, la seconda è divenuta più materica, ma entrambe legate all’infinito patrimonio della natura vegetale, alberi, piante, foglie etc.
L’opera presentata è in argilla liquida e foglie di ulivo cadute dall'albero e si intitola ‘Olio di parole’.
Sicuramente una spremitura poetica, che pone in dialogo ricette, pozioni ed antichi riti riportati in parte sulle pagine, che rappresentano un perfetto connubio fra elementi diversi e che si intersecano e si fondono tra arte, natura e vita”.
Proseguendo con gli incontri abbiamo avuto il piacere di incontrare anche Annibale Di Lorenzo, che ci racconta di come questa esperienza sia stata un modo per raccontare il suo trascorso artistico. “In primis, per come ho voluto interpretare il lavoro, è stata una sintesi di un mio stile che da tempo porto avanti. L'opera dal titolo “Automatismi" racchiude l'atto del volere abbandonare il pensiero e del lasciarsi andare ad un colore e ad una pennellata quasi istintiva, senza pensare. Mi affascina il disegno automatico. Mi dà la possibilità di guardare l’inconscio e tutto ciò che la mente non potrebbe interpretare a parole”.
Infine l’artista Lizzy Sainsbury, attiva soprattutto sul territorio di Vinci e Limite e Capraia, dallo sguardo più internazionale data la sua provenienza, ci racconta che il lavoro sul suo libro è stato un lavoro di cura e precisione, di raccolta delle ricerche degli ultimi anni. Un'occasione per raccogliere varie idee in un piccolo formato.
Realizzare un’opera di questo tipo è “curare la forma stressa del libro, i segni e le tessiture della carta, cartone, stoffa e altri materiali. Per me è importantissimo che si possa toccare il libro, che sia un'esperienza tattile per chi lo legge.
Quando ho partecipato alla prima edizione di 100x100 avevo 12 libri costruiti con materiali organici e di scarto e ne ho scelto uno da includere nella mostra. Questo volta la call è partita in anticipo e ho il tempo di preparare l'installazione di libri con calma. È stata un'esperienza più meditata, più bella.
La mia installazione si intotola ‘Compendium’, ma mi piace anche il sottotitolo in inglese, ’Treasury’, perché include due libri di carta/cartone, un libro di ardesia, e un gioco, tutti raccolti in una scrivania, quasi come fosse un banco di scuola di un bambino dove tiene i suoi tesori.
Il libro di cartone intitolato ‘Florescence', indaga le parti di un fiore e i nomi popolari dei fiori selvatici, l’altro invece si intitola ‘Labirinti’, perché da tanti anni costruisco labirinti e volevo riportarli in disegni sotto forma di monotipo”.
I libri d’artista possono essere esaminati nel sito www.sincresisarte.com cliccando in Pubblicazioni
Gli ARTISTI che hanno preso parte sono:
Giorgia Abbati, Arantza Albisu, Letizia Ardillo, Andreina Argiolas, Victoria Arkaia, Gianluca Badiani, Stefania Balestri, Gianluigi Balsebre, Elena Barthel, Giovanni Bartolozzi,
Filippo Basetti e Marta Guerrini, Luisa Basso, Sonia Becocci, Emilio Belotti, Ivana Belloni, Maddalena Bellorini, Ursula Benz, Carlo Bertocci, Letizia Bianchi, Sabrina Bianchini,
Riccardo Biondi, Uccio Biondi, Carmen Boccu, Maria Grazia Brusegan, Mirta Caccaro, Myriam Cappelletti, Antonella Capponi, Silvia Cardini, Vittorio Cavallini, Danilo Cecchi,
Maria Chiara Cecconi, Shilha Cintelli, Mariagrazia Colasanto, Connie Dekker, Alis Alice Del Corso, Mattia Desideri, Annibale Di Lorenzo,
Laura Felici, Ronaldo Fiesoli, Antonia Fontana, Chiara Gini, Fabrizio Giorgi, Letteria Giuffré, Maria Concetta Giuntini, Luis Izquierdo, La Chigi, Giulia Lazzaron, Andrea Lemmi,
Teresa Licciardi, Giulia Maglionico, Fernanda Mancini, Emanuela Mancino e Elvis Crotti, Claudia Marchi, Lucia Marcucci, Aroldo Marinai, Mario Mariotti, Paolo Masi, Nadia Mazzei,
Lorena Mazzilli, Giada Mazzini, Irene Merino, Gianremo Montagnani e Viviana Foresti, Francesca Nembrini, Linda Paoli, Silvia Percussi, Francesca Perone, Sioban Piercy,
Susanna Anna Redaelli, Laura Rescio, Luce Resinanti, Nerella Righi, Nadia Sabbioni, Lizzy Sainsbury, Silvia Sala, Peppe Salvo, Marina Scardacciu, Elisabetta Scarpini,
Marcello Scarselli, Alessandro Secci, Antonio Sedoni, Giovanna Sparapani, Fausta Squatriti, Chiara Tambani, Serena Tani, Nicoletta Testi, Nadia Tognazzo, Vittorio Tolu,
Stefano Turrini, Giangrazio Verna, Emilio Villa, Gessica Vita, Elisa Zadi, Maria Grazia Zanmarchi.
