A Castelfiorentino inaugurato il nuovo Parco dei Filosofi

A Castelfiorentino inaugurato il nuovo Parco dei Filosofi
parco dei filosofi
Inaugurato oggi il parco dei filosofi, un sentiero immerso nel verde, dove poter incontrare 53 filosofi dall'antichità ad oggi

È stato inaugurato oggi, mercoledì 22 Novembre, il nuovo Parco dei Filosofi posto all’interno del secondo lotto del Parco Urbano “G. Bartali”. Il progetto è stato presentato presso l’auditorium dell’Istituto F. Enriques dalla dirigente scolastica Barbara Degl’Innocenti, con ospiti di rilievo a partire dal sindaco di Castelfiorentino Alessio Falorni, la Dirigente Scolastica regionale della Toscana, il Presidente dell’Unione delle Fornaci della Terracotta Marco Lotti, il sindaco di Montelupo Fiorentino Paolo Masetti e con la partecipazione straordinaria dell’influencer fiorentino Wikipedro e del Maestro Giovanni Fiaschi, di fronte ad una platea partecipata di studenti attenti e coinvolti in prima persona nella rappresentazione scenica di alcuni filosofi che potrete trovare lungo il sentiero.

Un progetto importante come viene sottolineato, dal quale poter trarre spunti e stimolare i più giovani, che coinvolge due comuni della Valdelsa nella collaborazione tra progettazione urbana e trasmissione dei saperi artistici, filosofici e artigianali, quello di Castelfiorentino e di Montelupo Fiorentino.

Come sottolinea la Dirigente: “L’attenzione del mondo della scuola a questi processi è fondamentale per far nascere le competenze umane civili e umane, in quanto le scuole sono fucine del sapere morale e intellettuale. I ragazzi sono il bene più prezioso di una comunità civile”.

Un progetto quello del Parco dei Filosofi, come spiega il Sindaco Falorni, che si inserisce in una realizzazione più ampia e raddoppia il parco urbano “G. Bartali” di Castelfiorentino già molto frequentato dai cittadini. 45.000 mq di area verde con un costo di  € 1.100.000 sostenuto dal comune di Castelfiorentino e per circa la metà dalla Regione Toscana: il più grande progetto di alberatura tra quelli andati a bando che vedrà la piantumazione di 342 alberi e oltre 1.000 arbusti. Era uno degli obiettivi prefissati da tempo, dato che oggi il tema green, dell’ecologia e degli spazi urbani sostenibili sono prioritari. 

Con il Parco dei Filosofi è stato creato un intervento che si contraddistingue per la sua particolarità grazie alla collaborazione con l’Unione dei Maestri terracottai di Montelupo Fiorentino, i cosiddetti “motosi” di cui fa parte il Maestro Fiaschi originario di Castelfiorentino, che ha realizzato le cinquantatré statue di terracotta presenti lungo il sentiero.

Artista autodidatta, Giovanni Fiaschi ha iniziato a mettere in pratica l’arte della terracotta all’età di 65 anni, dopo una vita fatta di sacrificio e lavoro in fabbrica.

La sua forza di volontà e la sua naturale manualità ha permesso di realizzare questo progetto unico in tutta Italia, partendo dallo studio dei ritratti e delle statue dei filosofi dell’antichità fino alle foto dei più contemporanei, come ci svela il Maestro: “Le statue antiche erano idealizzate, ma prive di iride, quindi ho voluto dare loro un’espressione e non lasciare l’occhio vacuo; per quelli più contemporanei invece avendo solo le foto ho dovuto seguire l’immagine reale, e vi posso assicurare che alcuni di loro erano davvero brutti”.

Un lavoro importante insomma, ideato per dare vita alla riflessione sulla storia della filosofia grazie alla presenza dei principali pensatori del mondo filosofia: uomini e donne eccellenti che hanno contribuito alla nascita del pensiero critico umano. Ognuno presenta una frase iconica per stimolare l’approfondimento di questi. Da Platone, ad Aristotele, da Galileo, a Nietzsche, da Marx a Hannah Arendt.

Con il supporto di Pietro Resta, più conosciuto come Wikipedro, ci si augura di far conoscere meglio il Parco a livello nazionale (e non solo) e ai più giovani.

Un progetto semplice ma di alto profilo, sia per le parti coinvolte che si sono prestate alla realizzazione che unisce arte, pensiero e mestieri antichi, sia per la motivazione che hanno messo in moto il tutto: rendere il parco un punto di riferimento e un invito alla lentezza, prendersi il tempo per la lettura e la riflessione immersi nella natura per una crescita culturale, dall’antichità ai giorni nostri.

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