A Certaldo taglio boschivo in difformità sostanziale in località Podere Monastero

A Certaldo taglio boschivo in difformità sostanziale in località Podere Monastero
carabinieri forestali
I Carabinieri Forestali hanno individuato a Certaldo un taglio boschivo di piante che dovevano restarare 'in dote' al bosco: denunciato il titolare della ditta boschiva

Militari della Stazione Carabinieri forestale di Tavarnelle Val di Pesa (FI), hanno eseguito una serie di accertamenti in località Podere Monastero nel Comune di Certaldo (FI), per verificare l’esecuzione di un taglio in un bosco di specie quercine.

Da una prima osservazione del taglio boschivo, i Carabinieri forestali hanno notato visivamente che le matricine (cioè le piante da lasciare a dotazione del bosco) di maggiore diametro erano state abbattute ed erano presenti depezzate sul letto di caduta e nelle cataste. Ma in base alla normativa regionale ed alla Dichiarazione di taglio presentata presso la Città Metropolitana di Firenze, un numero di piante prestabilito deve rimanere in piedi. Il ruolo fondamentale delle matricine è quello di produrre seme e garantire la rinnovazione del bosco.

Ai sensi della legge forestale regionale, il taglio non può dunque essere classificato come colturale, cioè rientrante nella ordinaria gestione del bosco, ma è da considerarsi eseguito in “difformità sostanziale”, intendendosi “… i tagli che comportino un prelievo maggiore ovvero un rilascio minore del 20%, in numero di soggetti o in massa legnosa, rispetto a quanto autorizzato, consentito o prescritto, purché il taglio in violazione sia riferito a un numero di soggetti superiore a dieci o a una massa legnosa superiore a 10 metri cubi”.

I CC Forestali hanno dunque segnalato all’AG il titolare della ditta acquirente del soprassuolo boschivo e che ha effettuato l’intervento, per aver eseguito un taglio in difformità rispetto all’atto autorizzatorio ed in un bosco vincolato senza l’autorizzazione paesaggistica, prevista dal Codice del Paesaggio.

I Carabinieri forestali, in applicazione della legge regionale toscana, hanno contestato anche sanzioni amministrative per € 2.665,00 per le matricine multiple che sarebbero dovute rimanere a dotazione del bosco. Inoltre al titolare della ditta che ha effettuato il taglio è stato contestato anche il reato di commercializzazione di legno o prodotti da esso derivati ottenuti violando la legislazione vigente, ovvero l’art. 6 comma 2 e comma 3 del D.lgs. n. 178/2014 (E.U.T.R. European Timber Regulation), in quanto il legname prodotto in seguito ad interventi eseguiti in difformità sostanziale o in assenza di titolo abilitativo o senza avere acquistato il bosco in piedi è stato messo in commercio. Parte del legname è stato sequestrato.

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