A Certaldo torna il Calambur: rioni pronti a sfidarsi nella settima edizione di domenica 10 Settembre

Il vincitore si porterà a casa il cencio realizzato da Marco Corsi

Mancano pochi giorni a domenica 10 Settembre e Certaldo si prepara a vivere la settima, appassionante edizione di "Calambur - la disfida dei Rioni", organizzata congiuntamente dall'associazione Elitropia e dal Comune di Certaldo. I sei rioni della città - L'Alberone, La Canonica, Il Vicario, Il Mulino, Le Fonti e I Cipressi - si troveranno a competere in una giornata all'insegna del divertimento e della spensieratezza. Il nome stesso della manifestazione, una fusione tra "Calandrino", il personaggio amato da Boccaccio, e "Burla", simbolo di gioia di vivere, rimanda all'atmosfera festosa dell’evento, che si svolgerà, come di consueto, tra Certaldo Alto e Piazza Boccaccio.

Il tradizionale corteo storico, nato nel 1997 grazie all'iniziativa dell'amministrazione comunale, sarà composto da oltre cento figuranti vestiti in abiti medievali realizzati da Marina Sciarelli e sarà accompagnato dagli abili sbandieratori della Contrada di San Pierino di Fucecchio. La parata inizierà dal borgo alle 15 e si dirigerà verso la parte bassa del paese, Piazza Boccaccio, dove si svolgerà la sfida dei rioni.

L'associazione Elitropia si impegna a risvegliare l'interesse dei certaldesi per la loro preziosa eredità storica e per il paese stesso attraverso la rievocazione legata a Boccaccio e al Decameron, da cui sono ispirate le scene del corteo. Calambur prende vita grazie alla direzione artistica e alla regia di Riccardo Diana, con scenografie curate da Maria Toesca e coreografie di Camilla Diana. L'ingresso è gratuito.

Durante la sfida i rioni si sfideranno in cinque giochi medievali. Ognuno di essi sarà associato ad una carta dei Tarocchi, tanto da formare tre coppie in opposizione. Questi gli abbinamenti, secondo l’estrazione: Le Fonti - Il Giudizio; Il Vicario - La Temperanza; La Canonica - Gli Innamorati; L’Alberone - Il Diavolo, I Cipressi - Il Folle; Il Mulino - L’Eremita. Il rione vincitore avrà l'onore di portare a casa il prestigioso "Cencio della Vittoria" di quest'anno, creato dall'artista locale Marco Corsi.

L’idea di realizzare il cencio del Calambur viene da lontano, da quando la manifestazione si è dovuta interrompere a causa della pandemia - spiega Corsi - sono stato felice di poterla finalmente mettere in atto e per farlo ho scelto di ispirarmi alla tradizione e di raffigurare sullo sfondo Palazzo Pretorio e, davanti, la figura di Giovanni Boccaccio, due simboli non solo per la manifestazione ma per la comunità stessa. Oltre agli stemmi dei rioni, ho riportato l’incipit dell’ultima novella della sesta giornata, che descrive proprio Certaldo e riassume perfettamente la nostra storia”.

Quest'anno abbiamo deciso di reintrodurre il quinto gioco, quello dei bambini - spiega Riccardo Diana, direttore artistico e regista - è un momento al quale teniamo particolarmente e che è fondamentale per una manifestazione come la nostra, che abbraccia varie generazioni. La prospettiva sarà sicuramente quella di creare per i più piccoli dei giochi che li possano avvicinare all'evento. Vorrei infine invitare i partecipanti della disfida a vivere gli abbinamenti dei Tarocchi come un proposito, da cogliere nell'imprevedibilità del gioco, ma anche della vita".

“Il Calambur è l’occasione per fare un appello - spiega la presidente di Elitropia Grazia Palmieri - quello di invitare tutti a ritrovare la via della cultura, la voglia di conoscere Boccaccio e soprattutto di stare insieme. Quest’anno abbiamo la fortuna di avere una grandissima partecipazione di giovani. Sta a noi metterli sulla strada giusta, facendo capire loro il valore di lavorare per il proprio paese. Grazie all’Amministrazione e a tutte le persone che ci hanno dato una mano, in particolare a Sebach che ci ha concesso i bagni chimici”.
“Quest’anno abbiamo visto una grandissima partecipazione di giovani.

"Sono particolarmente contento di questa edizione - dichiara il sindaco Giacomo Cucini - che è la settima, è vero, ma è la 26esima se si considera in qualche modo la prosecuzione del corteo storico. Di questa evoluzione e della nascita vera e propria della disfida dei rioni mi sento una responsabilità particolare. Non è stato facile creare altre sei associazioni. Non lo è mai, neanche quando non ci sono le difficoltà che ci sono state negli ultimi anni e che non potevamo prevedere, come la pandemia. Ma su questa manifestazione abbiamo fortemente scommesso e abbiamo avuto ragione, perché il risultato è un evento importante per l'aggregazione della comunità, che porta una sana competizione e che crea anche spettacolo con l'impegno e la collaborazione di tutti”.

I rioni sono l'anima di questo evento straordinario, che richiede settimane di preparazione e allenamento. Coinvolge certaldesi di tutte le età, ma in particolare i giovani, e l'invito a farne parte è aperto a tutti i cittadini e alle associazioni locali.

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