Venerdì 22 Settembre, su iniziativa della Presidente del Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle Toscana Irene Galletti, si è tenuto presso l’Auditorium del Palazzo Pretorio di Empoli, il convegno dal titolo "Inchiesta KEU: Ambiente, Rifiuti e legalità”. Sono intervenuti: Federico Cafiero De Raho, deputato M5S, già Magistrato e Procuratore antimafia; Don Andrea Bigalli, referente regionale di Libera e dell’Osservatorio della legalità in Regione Toscana; Rossano Rossi, Segretario generale CGIL Toscana; Giuseppe Lumia, già Presidente della Commissione parlamentare antimafia; Don Armando Zappolini, già Presidente del CNCA e collaboratore di Libera; Renato Scalia, Fondazione Caponnetto; Filippo Torrigiani, già Consulente della Commissione parlamentare antimafia; Irene Galletti, Capogruppo M5S in Regione Toscana; Andrea Quartini, Deputato M5S; Anna Baldi, M5S Empoli, Leonardo Masi, Buongiorno Empoli. Con moderazione a cura di: Stefano Tamburini, giornalista.
LE VOCI
Irene Galletti, Presidente del Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle Toscana: ”La vicenda Keu ha portato alla luce la vulnerabilità della politica e anche una certa difficoltà nel comprendere appieno il reale pericolo delle infiltrazioni criminali nel tessuto toscano, sia dal punto di vista economico che sociale e politico. Per prevenire situazioni simili in futuro, è essenziale sviluppare gli strumenti giusti per rilevare e combattere queste infiltrazioni. Per affrontare questa sfida, la politica deve rafforzarsi, deve dimostrare una maggiore determinazione nel proteggere gli interessi collettivi. Questo non significa solo riforme legislative, ma anche un cambio di mentalità. Serve una maggior cooperazione e condivisione di informazioni e risorse. Inoltre, è fondamentale coinvolgere la società civile e le istituzioni locali in questo sforzo, come abbiamo fatto noi, qui, oggi. La lotta alle infiltrazioni criminali non può essere una battaglia solitaria, deve coinvolgere tutta la parte migliore della nostra società”.
Federico Cafiero De Raho, deputato M5S, già Magistrato e Procuratore antimafia: ”Ancora oggi si pensa che la ‘ndrangheta si muova con estorsioni, con minacce, ma la ‘ndrangheta è cresciuta ed è diventata una grande costellazione di piccole e grandi società che si muovono sui territori, e di volta in volta colloca le proprie imprese a seconda delle proprie necessità. Un territorio non lo occupa all’improvviso, ma silenziosamente, senza farsi scorgere. Compra il bar del paese, un luogo in cui si incontrano le persone, e da lì riescono a monitorare una parte della società e a stringere rapporti con determinate persone che contano. Offrono il caffè, il pranzo, sono simpatici ed hanno una capacità economica molto ampia e riescono a costruire relazioni. Il Keu ha evidenziato soprattutto questo delle relazioni che portano la criminalità ad infiltrarsi”.
Don Andrea Bigalli, referente regionale di Libera e dell’Osservatorio della legalità in Regione Toscana: ”Riguardo all’inchiesta Keu ci sono ancora diverse cose su cui investigare. Si arriverà ad un processo, Libera, Legambiente e CGIL Toscana si costituiranno parte civile. Ma non finisce tutto con il settore conciario, ci sono anche gli altri cicli di rifiuti che vanno capiti e investigati: il settore dell’oro ad Arezzo, quello della carta a Lucca, quello del marmo a Carrara. Bisogna aprire un cantiere della legalità e la questione dei beni ambientali diventa anche una questione di tutela dei beni comuni”.
Rossano Rossi, Segretario generale CGIL Toscana:”La storia del distretto conciario di Santa Croce è una classica storia di una “provincia rossa” della toscana e fino a quando la politica, la collegialità hanno avuto forza si creava un bilanciamento con gli interessi degli imprenditori. In passato c’era un contrappeso di politica partecipata, che tutelava il bene comune si opponeva agli interessi del privato. Oggi purtroppo la crisi della politica, segnata anche da fatti concreti come il definanziamento ai partiti e anche la legge elettorale maggioritaria e l’elezione diretta dei sindaci, ha riportato il sistema democratico ad una situazione di nobilitato locale, che molto ricorda la mediocrità della consorteria toscana. Santa Croce è la storia della fine di un mondo della “provincia rossa”, che aveva portato ricchezza e che oggi è naufragato perché c’è stata una deriva politica ed un crollo del mondo del lavoro. E questo non è figlio di un destino cinico e baro, ma di scelte politiche portate avanti da chi ci ha governato negli ultimi anni”.
Don Armando Zappolini, già Presidente del CNCA e collaboratore di Libera: ”Una volta passavamo la notte a discutere con i ragazzi delle varie realtà associative parlando di grandi temi politici, oggi siamo orfani di questo mondo. Dopo la pandemia siamo diventati ostaggi del menefreghismo. Noi dobbiamo ricreare luoghi dove la gente si appassiona ai temi importanti. I ragazzi devono tornare a casa motivati, dobbiamo riaccendere la passione dell’attivismo civile, della cittadinanza attiva. Secondo me la politica ha perso credibilità, i partiti cambiano quando passano dall’opposizione al governo. La credibilità non è scontata, o sei credibile o non lo sei e se non sei credibile è difficile che qualcuno si appassioni. Ai rappresentanti delle istituzioni dico: la credibilità non è un vostro patrimonio privato: è nostro, è dei partigiani che hanno costruito questo paese, è della gente che lavora”.
Andrea Quartini, Deputato M5S: ”È cruciale che la politica si erga a guida nella tutela dei nostri interessi collettivi e nella strenua lotta al crimine organizzato. L'esperienza della vicenda Keu ci ha insegnato che non possiamo tollerare inerzia o fragilità. È giunto il momento di agire con determinazione e responsabilità assoluta per preservare la sicurezza e l'integrità della nostra regione e del nostro Paese”.