Un tema tanto delicato quanto troppo spesso alla ribalta della cronaca, quello della sicurezza sui luoghi di lavoro, di cui questa mattina si è parlato a Fucecchio nel luogo divenuto il simbolo della lotta alle cosiddette “morti bianche”, ovvero il Monumento ai Caduti, in piazza XX Settembre, accanto al quale dallo scorso mese di luglio è stata inaugurata anche una panchina dedicata alla memoria di coloro che hanno perso al vita sui luoghi di lavoro. In occasione della 73esima Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, l'ANMIL provinciale di Firenze e la sezione territoriale di Fucecchio, in collaborazione con il Comune di Fucecchio e la Regione Toscana, hanno promosso il convegno "Lavoro e sicurezza. Trasformare in un modo di vivere il valore della prevenzione". Alla manifestazione, durante la quale si è tenuta la consegna degli attestati d'onore a 16 grandi invalidi del lavoro, sono intervenuti il sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli, la vice sindaca Emma Donnini, gli assessori Fabio Gargani e Valentina Russoniello, la consigliera del Comune di Firenze Alessandra Innocenti, il consigliere nazionale ANCI Marco Cordone, il vice presidente nazionale ANMIL David Magini, il presidente territoriale ANMIL Evaretto Niccolai, il direttore provinciale INAIL Firenze David Maccioni, assessori e consiglieri dei Comuni limitrofi e Emma Marazzo, madre di Luana D'Orazio, la giovane vittima di un incidente sul lavoro a cui è stata intitolata la statua in piazza XX Settembre. Presenti inoltre, con i loro gonfaloni, le associazioni ANPAS, SPI-CGIL, Croce Rossa Italiana, Gruppo Donatori di Sangue Fratres, Associazione Nazionale Carabinieri e le dirigenti scolastiche Genny Pellitteri e Angela Surace.
Durante la mattina uno spazio particolare è stato riservato agli studenti e alle studentesse delle scuole di Fucecchio, che nelle scorse settimane hanno partecipato al concorso fotografico "Scatta la sicurezza", dedicato proprio al tema della sicurezza sui luoghi di lavoro. Tra i tanti scatti proposti dagli studenti, la giuria presieduta dal fotografo Nicola Cioni ha premiato le tre foto che meglio hanno colto lo spirito ed il tema del concorso, una per ciascun ordine scolastico coinvolto. Per le scuole elementari il premio è andato alle classi 5A e 5B dell'istituto “Pascoli”, per le scuole medie alla classe 3G dell'istituto “Montanelli Petrarca” e per le scuole superiori alla classe 3CPA indirizzo Moda dell'istituto “Arturo Checchi”. Ognuna delle tre classi vincitrici ha ricevuto un assegno di 250 euro da poter spendere per le proprie attività scolastiche.
“I numeri delle morti sul lavoro continuano ad essere molto alti - spiega il sindaco Alessio Spinelli - da Gennaio a Luglio in Italia si sono registrati 559 decessi, quasi 3 al giorno. Come ha detto Papa Francesco, le morti sul lavoro riguardano l'intera società, che non è in grado di azzerare questa carneficina. Per questo ringraziamo l'Anmil e le associazioni il cui impegno è fondamentale, altrimenti questi numeri sarebbero ancora più alti”.
“Portare la cultura della sicurezza nelle scuole è un impegno civico che ci siamo presi ormai da diversi anni - prosegue la vice sindaca Emma Donnini - nel mese di Settembre, insieme a Evaretto Niccolai e Emma Marrazzo abbiamo incontrato i bambini delle scuole elementari e i ragazzi delle scuole medie e superiori per affrontare con loro tematiche così delicate attraverso linguaggi diversi. Quest'anno abbiamo scelto un concorso fotografico, quindi l'idea di scattare un'immagine che rappresentasse che l'urgenza della sicurezza. Ringrazio dunque le dirigenti scolastiche, le insegnanti e il fotografo Nicola Cioni per l'impegno e la passione che hanno trasmesso ai ragazzi attraverso questo percorso”.
“Portare la sicurezza nelle scuole è un progetto nato a Fucecchio e che adesso altri Comuni e altre amministrazioni stanno piano piano esportando - commenta Evaretto Niccolai - ciò non può che renderci fieri ed orgogliosi, la dimostrazione che abbiamo intrapreso la strada giusta affinché la sicurezza diventi un tema sempre più centrale nelle agende delle istituzioni”.
“È sempre un'emozione essere in questa piazza - prosegue David Magini - è bello vedere tanti ragazzi ed è questo ciò che l'Anmil sta cercando di fare, ovvero portare la cultura della sicurezza nelle scuole e avvicinarsi ai giovani, che rappresentano il nostro futuro”.
“Nella convivenza civile ci sono regole da seguire - conclude David Maccioni - essere libero significa avere la capacità, nella libertà, di rispettare le regole per rispettare l'altro. Per questo iniziare a familiarizzare con questi temi fin da giovanissimi è importante, per capire che la sicurezza e il rispetto dell'altro ci riguardano tutti”.