Ad aprire la 50esima edizione dei 'Concerti di Sant'Andrea', il parigino Thomas Ospital

Ad aprire la 50esima edizione dei 'Concerti di Sant'Andrea', il parigino Thomas Ospital
concerti di sant'andrea
Una star dell'organo in Collegiata, domenica 3 novembre 2024, alle 16, ingresso libero

Cinquant’anni ininterrotti di concerti di livello eccellente a ingresso gratuito sono un primato che pochissime realtà possono vantare. La Collegiata di Sant’Andrea a Empoli ci è riuscita. Tutto nacque, un po’ per gioco, un po’ per scommessa, nel 1974, quando dalla Basilica di San Miniato al Monte fu trasferito nella chiesa di piazza Farinata degli Uberti il grande organo sinfonico di 3.212 canne, che possiamo ammirare in controfacciata e nella prima cappella di destra, ancora più bello e performante dopo due restauri, magistralmente eseguiti dalla ditta Chichi di Vinci. I Concerti di Sant’Andrea furono “inventati” da Mons. Giovanni Cavini, allora Proposto di Empoli, per far conoscere a curiosi e appassionati le meraviglie della musica sacra, particolarmente dello sconfinato repertorio dell’organo, l’incontrastato re degli strumenti. Oggi sono coprodotti dall’Associazione “Mons. Giovanni Cavini” e dal Centro studi musicali Ferruccio Busoni, con il patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Toscana, della Città Metropolitana di Firenze e del Comune di Empoli.

Il cartellone della cinquantesima edizione non poteva che aprirsi con un concerto dedicato al monumentale strumento, ma a un’occasione così importante, doveva corrispondere un nome altrettanto blasonato e una vera e propria stella del firmamento musicale ha accolto felicemente l’invito: Thomas Ospital, titolare della chiesa di Saint-Eustache (l’organo più grande di Francia) e della cattedra di Organo presso il Conservatorio di Parigi.

Domenica 3 novembre, alle 16, il celebre Maestro francese terrà un recital intitolato “rapsodie organistiche”: un viaggio alla scoperta delle pagine più emozionanti della letteratura per organo, da J.S. Bach, ai nostri giorni. Il programma si concluderà con l’improvvisazione estemporanea su temi musicali suggeriti dal pubblico: come nella grande tradizione francese il concertista sceglierà una serie di titoli tra quelli suggeriti e ne creerà sul momento un grande affresco sinfonico. Ingresso libero.

Nato a Bayonne, nei Paesi Baschi francesi, nel 1990, Thomas Ospital è organista titolare del grand'organo della chiesa di Saint-Eustache a Parigi dal 2015, mentre, dal 2016 al 2019, ha ricoperto il ruolo di primo organista presso la Maison de Radio France. Ha iniziato i suoi studi musicali al Conservatorio della sua città natale con Esteban Landart e li ha proseguiti al Conservatoire National Supérieur de Musique et de Danse di Parigi, dove ha ottenuto cinque primi premi. I suoi insegnanti sono stati Olivier Latry, Michel Bouvard, Thierry Escaich, Philippe Lefebvre, Fabien Waksman, Isabelle Duha e Pierre Pincemaille. La sua carriera concertistica lo ha portato a suonare nelle più importanti sale da concerto, chiese e cattedrali del mondo. Celebre per le sue qualità nell'improvvisazione, si è anche dedicato all'accompagnamento musicale di film muti dei più grandi registi di inizio XX secolo.  

Appassionato all'insegnamento, Thomas Ospital viene regolarmente invitato a tenere masterclass di improvvisazione ed interpretazione in tutto il mondo. Dal 2017 è professore di Armonia al Conservatoire National Supérieur de Musique et de Danse de Paris e, dal 2021, professore di Organo, insieme a Olivier Latry. Vincitore di numerosi concorsi internazionali (Saragozza, Chartres, Tolosa, Grand Prix Florentz dell'Académie des Beaux-Arts), ha trascorso sei mesi come giovane artista in residence presso la Cattedrale di Saint-Louis a New Orleans. 
 

«Non temo di esagerare nel riconoscere in Thomas Ospital uno dei più straordinari talenti, non solo dell’organo, ma della musica in generale, dei nostri tempi – afferma Lorenzo Ancillotti, direttore artistico –. E’ uno di quei casi rarissimi in cui si uniscono a una tecnica naturale prodigiosa, musicalità indescrivibile e profondo rispetto dello spartito. Consiglio questo concerto anche agli ascoltatori lontani dal mondo dell’organo, perché sono certo che sarà un’esperienza totalizzante». 

Il secondo appuntamento è per la domenica seguente, 10 novembre quando, per la prima volta nella lunga storia del Duomo cittadino risuoneranno nella navata le melodie di uno dei più significativi capolavori di Johann Sebastian Bach: la celebre Johannes-Passion. A cimentarsi in questa avventura tanto complessa, quanto affascinante, un gruppo specializzato di musica antica e barocca: l’Ensemble Lilium Cantores, formato da giovani professionisti e diretti dal Maestro Umberto Cerini, organista e clavicembalista fiorentino, Maestro di cappella della Basilica di San Lorenzo.

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