Nei giorni domenica 28 luglio, alle 8.30 e venerdì 2 agosto 2024, alle 19, torneranno in libertà alcuni rapaci diurni e notturni. Si tratta di animali recuperati e curati dal Cetras - Centro Toscano Recupero Avifauna Selvatica - di Empoli. Le due liberazioni sono pubbliche, l’accesso è libero e non è richiesta la prenotazione.
Il Cetras ha come fine il recupero, la cura, la riabilitazione e la reintroduzione in natura di avifauna selvatica in difficoltà, in particolare i rapaci.
Il primo evento, domenica 28 luglio, alle 8.30, sarà una liberazione di rapaci diurni ed in particolare di alcuni esemplari di Gheppio: un'occasione unica per osservare dal vivo questi affascinanti rapaci ed assistere al momento emozionante del ritorno in natura. Il Gheppio è un falco di piccole dimensioni abbastanza diffuso nelle nostre campagne, che si può spesso osservare mentre caccia le sue prede da un posatoio o fermo a mezz’aria nella caratteristica posizione dello “spirito santo”.
Il secondo evento, venerdì 2 agosto, alle 19, apertura serale dell’oasi che consentirà di osservare gli uccelli del lago ma anche i piccoli mammiferi che escono allo scoperto dopo il tramonto; durante la serata è prevista la liberazione di alcuni esemplari di Civetta. Questo piccolo rapace notturno dallo sguardo magnetico anima le notti primaverili ed estive con il suo canto: un tempo perseguitata a causa di anacronistiche superstizioni, oggi se ne riconosce il ruolo insostituibile negli equilibri naturali.
Nell’occasione sarà possibile per coloro che vorranno farlo, lasciare un contributo libero al Cetras a sostegno di tutte le importanti attività delle volontarie e dei volontari del centro. Si consiglia, per chi può, di raggiungere l’area naturale protetta in bicicletta, mentre chi viene in auto può parcheggiare nella vicina frazione di Cortenuova e proseguire a piedi, essere muniti di binocolo e di un repellente per zanzare.
Per informazioni: Legambiente Empolese-Valdelsa, che gestisce l’area per conto del Comune di Empoli, [email protected], oppure su www.naturaintoscana.it
L’area di Arnovecchio, collocata in un paleomeandro dell’Arno rettificato nel corso del XVI secolo da Cosimo I de’ Medici, fu interessata in tempi più recenti da attività estrattive per la produzione di ghiaia, durate circa quarant'anni, che portarono alla formazione di alcuni bacini lacustri.
Attualmente è caratterizzata da un mosaico di ambienti diversi che, sebbene di origine artificiale, con il progressivo abbandono delle attività produttive sono andati incontro a processi spontanei di naturalizzazione; le cave in particolare sono state colonizzate da numerose specie faunistiche e floristiche.
Nella parte di proprietà comunale (ex Cava Pierucci) è stato realizzato un sentiero natura dotato di strutture che facilitano l'osservazione di piante ed animali selvatici e concepito per una completa accessibilità anche da parte di persone con difficoltà motorie o non vedenti: oltre a quattro osservatori della fauna ci sono infatti cartelli illustrativi e pannelli tattili con ambienti, piante ed animali in rilievo e testi in alfabeto braille.
Nei mesi di luglio e agosto l’area di Arnovecchio rimane sempre aperta al pubblico nei giorni di domenica (ore 9-12): info Legambiente Empolese-Valdelsa ([email protected]) o su www.naturaintoscana.it