''Arte & Sostenibilità'' al Castello Sonnino a Montespertoli

''Arte & Sostenibilità'' al Castello Sonnino a Montespertoli
mostra
Castello Sonnino e Associazione Sincresis di Empoli insieme in un progetto di residenze artistiche e opere d'arte visitabili fino al 30 Aprile

E' stato inaugurato sabato 23 Marzo il progetto “Arte & Sostenibilità” al Castello Sonnino, realizzato dall’Associazione Sincresis con il contributo della Regione Toscana Giovani sì, in relazione al bando Toscanaincontemporanea2023, e con il patrocinio dei Comuni di Empoli e Montespertoli.

Dopo una call rivolta ad artiste e ad artisti under 35, per i progetti sul tema della sostenibilità ambientale, ne sono stati selezionati quattro per realizzare opere site specific all’interno degli spazi della storica residenza del Castello Sonnino (già nota per ospitare studenti di atenei americani). I luoghi scelti per l’installazione delle opere sono stati la cantina, la vinsantaia e gli spazi adiacenti.

Le artiste in questione che hanno vissuto l’esperienza della residenza presso Sincresis a Empoli e al Castello Sonnino a Montespertoli sono: Benedetta Chiari con il suo lavoro “Appunti sulla danza degli idoli”, piccoli manufatti in forme diverse che richiamo idoli antichi fatti in bioceramica, che si dissolveranno con l’azione degli agenti atmosferici; Maria Deval con “Reimpiego”, una raccolta di piccoli frammenti di vasellame trovati attorno alla tenuta e alle case di campagna, assemblati insieme per dar vita ad un pino; Elena Marini “Per fare un fiore, ci vuole un fiore”, una raccolta di semi all’interno di una teca, per immaginarsi di poter far tornare una margherita un seme, stringerlo dentro il palmo di una mano affinché possa tornare allo stato embrionale; infine Elsa Mencagli con “Parlano un’altra lingua i fiori di questo campo”, una videoperformance che raccoglie immagini, suoni, sensazioni, legami e ricordi che riemergono stando sdraiata nel appartenente alla terra di famiglia.

Grazie ai loro lavori hanno avuto la possibilità di dialogare con due “artisti tutor” del territorio, Marco Bagnoli e Fabio Cresci, (anche loro esposti) che nel corso degli anni hanno dedicato alcuni dei loro interventi all’arte sostenibile e ambientale, per un confronto tra diverse generazioni sulle modalità di lavoro, sull’iter progettuale e sul processo creativo.

Durante l’inaugurazione molti gli interventi e gli spunti di riflessione avvenuti nel corso della giornata: le assessore alla cultura di Montespertoli ed Empoli, Alessandra De Toffoli e Giulia Terreni; Caterina De Renzis per il Castello Sonnino e Alessandra Scappini Presidente Associazione Sincresis; il Professor Zeffiro Ciuffoletti su “Quando larte inconsapevole modella il paesaggio: la mezzadria” e il Professore Riccardo Guarino con “Piante, uomini, paesaggi”. Nel pomeriggio le testimonianze di collettivi, esperienze artistiche, rappresentanti di collezioni hanno portato al pubblico altri esempi di come l’arte si approccia alla natura: Miranda Macphail curatrice della collezione gori a Villa Celle; Giacomo Bianchi per Arte Sella; Giulio Verago per  Eldness Residency; Bianca Buccioli di Fondazione Elpis; Isabella e Tiziana Pers per raccontare RAVE East Village Artist Residency; Elena Semenzin con Sustainable Art Prize; Annalisa Metta; Caterina Sbrana; Tatiana Villani;  Simoncini Tangi; Crescens Dupuis; e infine David Behar Perahia per parlare del bosco di Corniola a Empoli.

Un dibattito davvero ampio, che ha accompagnato tutta la giornata per riflettere sul rapporto tra uomo, arte e natura, su quale può essere l’equilibrio tra antropizzazione ed ecosistema, come è cambiato il paesaggio e l’ambiente a seguito degli interventi dell’uomo per la propria sussistenza, come si raggiunge l’armonia tra uomo e natura. 

Queste le domande a cui l’arte deve rispondere e sulle quali essa stessa deve riflettere e far riflettere: fin dove si possono spingere gli interventi artistici nella natura per esprimersi? Quanto possono essere impattanti? E se può intaccare un habitat è per provocazione e per farci riflettere sul fatto che il sistema in cui viviamo tutti i giorni è la rappresentazione stessa dellopera darte provocatoria e che il nostro vivere danneggia lambiente come lo ha danneggiato lopera?

A fronte di tali riflessioni quanto si possono spingere in là i limiti dell'arte?

A tali domande hanno cercato di rispondere le giovani artiste e gli artisti che hanno partecipato al progetto di residenza, individuando il loro stare nella natura, la sostenibilità della presenza umana in essa, lavorando “in stretto dialogo con un territorio connotato da residenze rurali storiche, centri culturali che conservano testimonianze del patrimonio della comunità e strutture aziendali dedite al lavoro agricolo, con particolare riferimento alle coltivazioni con metodi naturali ed a basso impatto ambientale per la produzione biologica presenti nel Comune di Montespertoli, conoscere le attività lavorative che si perpetuano nel tempo della comunità che abita in un luogo, da cui trae risorse per utilizzarle in maniera sostenibile” e cercare di entrare in contatto con i luoghi, stabilendo un legame per progettare le loro opere d’arte site specific sostenibili e non invasive, mantenendo la “dignità” degli spazi utilizzati e destinati alla lavorazione dei frutti della terra appartenenti alla tenuta del Castello Sonnino.

Dal 21 Marzo al 30 Aprile negli spazi dell'associazione Sincresis a Empoli saranno esposti i progetti selezionati, mentre le opere realizzate dalle giovani artiste saranno visitabili fino al 30 Aprile, insieme ai due interventi artistici di Marco Bagnoli e Fabio Cresci.

Per informazioni potete chiamare l’Associazione Sincresis al numero 057173619 o al 3381880149, oppure inviare una mail a [email protected] o direttamente Castello Sonnino ai numeri 0571609198 o 0571 657481 o al cellulare 3383772213 o alla mail [email protected].

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