Scorre il calendario degli eventi “Un autunno per l’ambiente”: prossimo appuntamento ad Arnovecchio per una visita guidata a tema davvero imperdibile. Un ‘Birdgardening, arbusti per la fauna selvaticca’ per conoscere meglio gli arbusti e le attrezzature per il birdgarden, ma non mancherà come al solito una sosta ai capanni posizionati lungo il percorso per l’osservazione degli uccelli acquatici presenti nel lago. Si consiglia di portare il binocolo.
La visita è gratuita ma è obbligatoria la prenotazione presso Legambiente Empolese-Valdelsa, da fare per email a [email protected] inviando un nominativo di riferimento, il numero dei partecipanti e un recapito telefonico.
Il termine birdgarden, come accade per altri simili mutuati dalla cultura anglosassone, non si può tradurre in maniera letterale: non solo un “giardino per gli uccelli”, ma un giardino secondo natura, ideato e gestito per ospitare fiori e animali selvatici. L’obiettivo è quello di passare da un verde puramente ornamentale al recupero delle funzioni ecologiche del giardino, che grazie ad accorgimenti ed attrezzature come le mangiatoie e i nidi artificiali può diventare una piccola oasi di biodiversità.
Il primo passo è sempre quello di inserire nel birdgarden piante che producono frutti o semi destinati al nutrimento di uccelli e mammiferi e piante che producono fiori utili per attrarre gli adulti o per nutrire le larve di farfalle ed altri insetti di interesse naturalistico.
L’area di Arnovecchio, gestita da Legambiente Empolese-Valdelsa per conto del Comune di Empoli, è un’oasi naturalistica che può essere considerata a tutti gli effetti anche un esempio di birdgarden, un modello da cui trarre spunti per il proprio giardino.
Lungo il sentiero sono stati piantumati arbusti appartenenti a specie autoctone (biancospino, sanguinello, prugnolo e berretta da prete), scelti fra quelli che in autunno-inverno producono frutti graditi agli uccelli e ai piccoli mammiferi del bosco.
L’area di Arnovecchio, collocata in un paleomeandro dell’Arno rettificato nel corso del XVI secolo da Cosimo I de’ Medici, fu interessata in tempi più recenti da attività estrattive per la produzione di ghiaia, durate circa quarant'anni, che portarono alla formazione di alcuni bacini lacustri. Attualmente è caratterizzata da un mosaico di ambienti diversi che, sebbene di origine artificiale, con il progressivo abbandono delle attività produttive sono andati incontro a processi spontanei di naturalizzazione; le cave in particolare sono state colonizzate da numerose specie faunistiche e floristiche.
Nella parte di proprietà comunale (ex Cava Pierucci) è stato realizzato un sentiero natura dotato di strutture che facilitano l'osservazione di piante ed animali selvatici e concepito per una completa accessibilità anche da parte di persone con difficoltà motorie o non vedenti: oltre a quattro osservatori della fauna ci sono infatti cartelli illustrativi e pannelli tattili con ambienti, piante ed animali in rilievo e testi in alfabeto braille.
Nel mese di ottobre l'area naturale protetta di Arnovecchio è aperta: il sabato pomeriggio (ore 15.30-18.30) e la domenica mattina (ore 9-12), accesso libero; per informazioni contattare Legambiente Empolese-Valdelsa, email a [email protected], o visitando il sito www.naturaintoscana.it
Promosso da Comune di Empoli in collaborazione con Alia Servizi Ambientali Spa, associazione Legambiente Empolese Valdelsa, Istituti Comprensivo Empoli Est ed Empoli Ovest, associazione Aristogatti, Re.So - Recupero Solidale, Unicoop Firenze sezione Soci Empoli, associazione Amici Animali Ambiente Gruppo Arca ETS, Sto Italia, associazione Centro di Ricerca del Padule di Fucecchio, Carabinieri Forestali, Cetras, World Food Day.