Un taglio del nastro che mettere al centro, ancora una volta, il tema dell'inclusività. Un valore prioritario nelle scelte compiute in questi anni dall'amministrazione comunale da oggi, martedì 2 Aprile 2024, più che mai visibile anche nel Parco di Serravalle. In occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo, è stata infatti inaugurata la nuova segnaletica in Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) dell'area verde più grande della città, a pochi passi dalla zona sportiva, presente sia in luoghi di passaggio del parco sia in prossimità delle aree gioco e dei giochi stessi: è il frutto del progetto “CAA nelle Aree Gioco” ideato dall'associazione Abbracciami Aps, realizzato da Fondazione CR Firenze nell'ambito del bando "Disabilità intellettive 2023" e cofinanziato al Comune di Empoli, partner istituzionale del progetto. Lo sviluppo della Comunicazione Aumentativa Alternativa è fra l'altro stato di recente oggetto da parte del Comune di Empoli di interventi che hanno visto al centro, grazie a risorse da finanziamenti PNRR, alcuni luoghi di cultura della città, come il Museo del Vetro, il Museo della Collegiata e la biblioteca comunale Renato Fucini, ma anche il centro storico della città dove sono presenti cartelli in CAA contenenti indicazioni per raggiungere la stessa biblioteca comunale. Ecco dunque che la nuova segnaletica presente nel Parco di Serravalle va a inserirsi in maniera efficace e preziosa in un percorso già avviato.
Al taglio del nastro, erano presenti fra gli altri la sindaca di Empoli, Brenda Barnini, e Sabina Marmeggi, presidente dell'associazione Abbracciami Aps. Con loro anche rappresentanti della giunta e del Consiglio comunale, a partire dal presidente Alessio Mantellassi, delle associazioni locali, oltre a cittadine e cittadini.
“Un momento di festa per il parco, una giornata importante che abbiamo voluto celebrare come una vera inaugurazione per la città - sottolinea la sindaca Barnini - Grazie all’impegno dell’associazione Abbracciami, grazie al lavoro della Rete Inclusione e grazie al sostegno di Fondazione Cr Firenze e del Comune, siamo riusciti a far fare un passo in avanti al nostro parco dal punto di vista della bellezza, perché credo che chiunque vi entrerà da oggi percepirà un parco più bello, ordinato, fruibile e comprensibile. In questi anni, abbiamo cercato di investire tanto nelle attrezzature proprio per gli spazi aperti, tante volte ci siamo ahimè scontrati con gli atti di vandalismo, ma non ci siamo arresi. Speriamo che questo bell’investimento, fatto insieme per rendere il parco accessibile e inclusivo, non venga rovinato. Questa inaugurazione avviene oggi, 2 Aprile, non una data casuale: è la Giornata internazionale della consapevolezza sull’autismo. Dietro al lavoro di Abbracciami c’è anche e soprattutto questo: penso che l’installazione di questa cartellonistica aiuti i bambini e le bambine a stare meglio insieme e a dialogare fra loro. Negli anni abbiamo imparato che i passi in avanti più importanti sono quelli legati alle relazioni e anche al modo di vivere gli spazi pubblici: per quanto riguarda proprio il parco di Serravalle già la gestione del Green Bar ha rappresentato e rappresenta un'esperienza di inclusività in quanto affidata a una cooperativa sociale che impiega anche persone svantaggiate o con disabilità. Grazie all’associazione Abbracciami e a tutti coloro che hanno lavorato per arrivare a questo importante traguardo tagliato oggi, rendendo Empoli sempre più una città a misura di tutti”.
“L'idea che la proposta di Abbracciami di realizzare una segnaletica in Caa al parco di Serravalle sia stata fin da subito sposata dal Comune di Empoli, poi sostenuta da tanti partner della Rete Inclusione e infine riconosciuta meritevole di essere finanziata dalla Fondazione CR Firenze rende me e tutto il consiglio direttivo di Abbracciami molto orgogliosi - spiega Sabina Marmeggi, presidente dell'associazione Abbracciami Aps - La nostra comunità è viva, attenta e partecipe, ma dobbiamo continuare a sensibilizzare rispetto alle diverse modalità di funzionamento delle persone neurodivergenti. La segnaletica in Caa è un modo per sensibilizzare la comunità, mentre aiutiamo tutti coloro che non prediligono il linguaggio verbale a orientarsi e a comunicare in uno spazio pubblico in cui sentiranno finalmente di essere stati pensati come tutte le altre persone neurotipiche. Siamo in cammino verso una confidenza rispetto alle diversità, nella speranza di approdare a una convivenza delle differenze”.
Il progetto “CAA nelle Aree Gioco”, promosso da Associazione Abbracciami APS come associazione capofila, nasce nell’ambito della Rete Inclusione Empolese Valdarno Valdelsa, costituita il 12 Maggio 2022: è una rete che raggruppa a oggi cinquantadue organizzazioni del territorio Empolese Valdarno Valdelsa con l’obiettivo di rafforzare le tante realtà impegnate sui temi dell'inclusione, dell'accessibilità e in generale dei bisogni educativi speciali e delle fragilità sociali. Il progetto è sostenuto dai seguenti partner aderenti anch’essi alla Rete Inclusione, come La giostra cooperativa sociale, Uisp Empoli Valdelsa APS, Cooperativa sociale Indaco, Cooperativa sociale Il Piccolo Principe, Associazione Vecchie e Nuove Povertà Odv, Cooperativa Promocultura, Associazione Fiori di Vetro, Cooperativa sociale Eskimo, Cerretese Pallavolo, Associazione Vorrei prendere il treno, ACSI Atletica Toscana, Associazione La fabbrica dei Colori, Arci Empolese Val d’Elsa, Centro Accoglienza Empoli e Semplicemente ODV. Ecco quindi che questo progetto è la conseguenza di un importante lavoro di squadra, di una sinergia di tanti soggetti, sia istituzionali sia del privato sociale, uniti dalla volontà di collaborare alla costruzione di una comunità di tutte e di tutti, cercando di abbattere le barriere invisibili che ci circondano e rendendo il parco di Serravalle, punto di riferimento per Empoli ma anche per i comuni limitrofi, ancora più accessibile, aperto, accogliente, divertente, inclusivo e colorato. Il tutto attraverso la segnaletica e l'uso di supporti visivi. La prima è importante per tutti noi, è una vera guida per orientarci ogni qualvolta arriviamo in un luogo che non conosciamo e, nel caso di persone con difficoltà nel linguaggio, se il testo della segnaletica è accompagnato con un pittogramma facilmente riconoscibile, orientarsi diventa più facile e intuitivo. L’uso di supporti visivi, posizionati in prossimità dei giochi che ne spiegano l’utilizzo e rendono possibile l’espressione delle emozioni connesse al gioco, è uno strumento che aumenta l'accessibilità cognitiva e aiuta le persone a partecipare alla loro comunità, a godersi il tempo libero, a essere più indipendenti e autonomi e a fruire, in questo caso specifico, di uno spazio aperto come il parco di Serravalle.
Il progetto “CAA nelle Aree Gioco” si propone quindi di rendere accessibile la realtà quotidiana alle persone disabili e con fragilità comunicativa, aiutandole a vivere una vita indipendente, attraverso l’accessibilità comunicativa dei parchi pubblici e degli spazi gioco, grazie alla realizzazione di pannelli comunicativi in Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA). Del resto, la comunicazione è alla base di qualsiasi rapporto umano e può avere varie forme. Non esiste infatti esclusivamente il linguaggio verbale: basti pensare alle persone sorde, che utilizzano la lingua dei segni. È su questo principio che si basa la Comunicazione aumentativa alternativa (CAA), ovvero un insieme mirato di strategie e tecniche messe in atto in ambito clinico e domestico: una disciplina pensata soprattutto per chi non può esprimersi verbalmente, a causa di patologie congenite o acquisite o di deficit cognitivi, più o meno severi, ma si può rivolgere anche ad altri soggetti con varie difficoltà. Il progetto persegue inoltre un secondo obiettivo: sensibilizzare la comunità verso queste strategie di comunicazione, auspicando un futuro dove le immagini/PECS possano essere percepite come forme comunicative universalmente diffuse in ogni ambiente, per esempio a scuola, nei centri commerciali, nei centri storici, nei singoli negozi, nei servizi sociosanitari e ospedalieri e via di seguito, concorrendo così alla costruzione di una comunità inclusiva.