L’Ospedale San Giuseppe di Empoli registra una delle più basse percentuali di mortalità a 30 giorni, ovvero il 3,59%, relativa al trattamento dell’infarto miocardico acuto rispetto al resto della Toscana. Questo è quanto emerge dall’ultimo monitoraggio Agenas del 2022 ed è una percentuale che risulta significativamente minore rispetto anche alla media nazionale del 9,19%.
“Tale dato conferma quanto di buono la stessa AGENAS aveva rilevato negli anni passati per l’ospedale di Empoli ed è il risultato della collaborazione e sinergia tra emergenza territoriale, capacità professionali dei cardiologi emodinamisti, l’organizzazione e competenze del personale della terapia intensiva e della degenza cardiologica - afferma il dr Attilio Del Rosso, Direttore Cardiologia Empoli - tutto questo permette di iniziare il trattamento dell’infarto miocardico acuto già a domicilio del paziente, proseguendo in sala di emodinamica, in Unità di Terapia Intensiva Cardiologica (UTIC) e nel reparto di degenza ordinaria dove viene ottimizzata la terapia della malattia e delle sue eventuali complicanze”.
Questa attività ha permesso di ridurre sensibilmente il tasso di mortalità intraospedaliera che nel 2015 raggiungeva il 10%. Inoltre tutti i pazienti affetti da infarto miocardico acuto dopo la dimissione eseguono nell’anno successivo controlli cardiologici programmati in occasione dei quali si verifica il controllo dei fattori di rischio e si ottimizza la terapia farmacologica al fine di prevenire ulteriori recidive.