Un altro importante investimento di edilizia sanitaria nel territorio dell’Empolese Valdelsa Valdarno con l’apertura questa mattina dei lavori di riqualificazione funzionale dell’attuale presidio socio sanitario di viale Centofiori dove sarà realizzata la futura Casa di Comunità Spoke. Dopo la posa della prima pietra a inizio mese nel cantiere a Ponte a Egola, la sanità territoriale dell’empolese si prepara ad adeguare al modello organizzativo dell’assistenza di prossimità, come indicato dal DM 77/2022, un altro luogo fisico di riferimento, quello della comunità di Montelupo, per renderlo ancora più funzionale.
Il presidente della Regione, Eugenio Giani insieme al Direttore generale, Ing. Valerio Mari e al sindaco di Montelupo, Paolo Masetti, ha dato ufficialmente il via all’intervento da 2 milioni di euro che prevede la realizzazione della Casa di Comunità attraverso una risistemazione dell’attuale edificio. Con loro anche il Direttore sanitario, Simona Dei, il Direttore dei Servizi Sociali, Rossella Boldrini, il presidente Terza Commissione Sanità, Enrico Sostegni e il presidente SdS zona Empolese Valdarno Valdelsa, Alessio Spinelli.
“Le Case di Comunità sono lo snodo imprescindibile di un’assistenza sanitaria che vuole offrire servizi in maniera diffusa sul territorio, vicino a dove i pazienti vivono - sottolinea il presidente della Toscana, Eugenio Giani - saranno una delle architravi del servizio sanitario dei prossimi anni, con vantaggi pure per la sostenibilità del sistema ed una riduzione degli accessi a pronto soccorso. La sanità pubblica ha bisogno di investimenti robusti: in Toscana stiamo utilizzando appieno le risorse arrivate con il Pnrr e certo rimaniamo perplessi a preoccupati di fronte ai tagli operati invece dal governo nazionale. L’ultimo riguarda proprio l’edilizia sanitaria, con un miliardo e 200 milioni in meno per tutta l’Italia”.
“Per creare un sistema alternativo ai Pronto Soccorso - dichiara Valerio Mari, Direttore generale Asl Toscana centro - abbiamo bisogno che questo presidio, come tutti gli altri, possa lavorare in rete. Sono quindi fondamentali la collaborazione della medicina generale e della pediatria di famiglia e anche la dotazione di una diagnostica in modo che si capisca che questo sistema è davvero una alternativa. Sono cambiamenti che si fanno rendendo i percorsi efficaci e creando delle realtà in una rete importante come questa che sarà Montelupo. L’intervento ci permetterà di accogliere la medicina generale, la pediatria e gli ambulatori di specialistica e diagnostica e darà una risposta concreta al territorio e a tutto un livello di bisogni”.
Per la Direzione Asl Area Manutenzione e Gestione Investimenti di Empoli, era presente l’ing. Luca Tani; tra gli altri, per la Asl, il Direttore della Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa, Franco Doni e il Coordinatore Sanitario territoriale Empolese Valdarno Valdelsa, Paolo Amico; Silvia Guarducci, Direttore presidio ospedaliero San Giuseppe di Empoli; Fabrizio Peruzzi, Coordinatore AFT Zona Empolese Valdarno Valdelsa; Claudio Lelli, coordinatore di zona dei pediatri di famiglia; Elisa Buonandi, Direttore Attività di Riabilitazione funzionale Empoli, Prato e Pistoia; Sandra Balducci della Struttura Assistenza Infermieristica Area Territoriale Empoli e come Responsabile Servizi Sociali territoriali di zona, Elisa Guerrieri. Per i Dipartimenti i direttori Elisabetta Alti (Medicina Generale) e Alberto Mattei (Materno Infantile).
Per il comune di Montelupo, presenti oltre al sindaco, il vicesindaco Simone Londi, l’assessore alle politiche sociali, Stefania Fontanelli e l’assessore all’ambiente e lavori pubblici, Lorenzo Nesi.
“Per Montelupo è davvero un bel risultato - afferma il sindaco Paolo Masetti - un progetto che sicuramente avrà una ricaduta positiva sui nostri cittadini e che era fra gli obiettivi del programma di mandato. Per questo abbiamo dato piena disponibilità e supporto all’azienda sanitaria quando si è prospettata l’opportunità concreta di ricevere i fondi PNRR. Già nel 2022 sono intercorsi contati fra l’Ufficio Tecnico dell’Asl e il Servizio del Territorio al fine di correlare gli interventi alle caratteristiche dell’edificio e agli indirizzi della Giunta che si sostanziavano nel valorizzare l’Accoglienza nella struttura ricercando una sinergia tra l’edificio e il Viale Centofiori. Il 24 Gennaio l’azienda sanitaria ha presentato il progetto di fattibilità approvato appena dopo un mese e in tempi rapidi è stato avviato l’iter per la realizzazione dell’intervento. Questo breve excursus - conclude - a dimostrazione di quanto sia importante la stretta collaborazione fra diversi soggetti, con il fine ultimo di dare nuovi servizi e opportunità alla popolazione”.
Gli interventi di riqualificazione
L’edificio è costituito da tre piani fuori terra e da un piano interrato per una superficie complessiva di 1.200 mq circa. La riqualificazione del presidio socio sanitario sarà realizzata nell’ambito dei termini e dei requisiti imposti dal PNRR e prevede una distribuzioni degli spazi che contempli sia le funzioni sanitarie che amministrative: al piano interrato saranno collocati i depositi e gli archivi; al piano terra, le attività amministrative di presidio, il punto prelievi e gli ambulatori infermieristici; al piano primo, gli ambulatori dei medici di medicina generale; al piano secondo, gli ambulatori dei pediatri e delle attività specialistiche. All’interno dell’edificio troveranno spazio anche i Servizi Sociali.
Contestualmente è previsto il rifacimento completo degli impianti, degli infissi e la realizzazione di scala di emergenza esterna.
L’intervento prevede al piano terra la realizzazione del nuovo ingresso all’edificio attraverso una struttura in ampliamento, in metallo e vetro, sulla facciata principale lato viale Centofiori. Sempre al piano terra è previsto un ampliamento anche sul lato tergale dell’edificio per aumentare la superficie di alcuni locali.
Durante la fase dei lavori non ci saranno interruzioni dei servizi, (prelievi, attività amministrative etc.) in quanto la prosecuzione sarà garantita dai lavori a rotazione.
Il quadro economico dell'intervento ammonta a 2 milioni di euro di cui 1 milione e 236mila 560 euro con i fondi del PNRR, 513mila 440 euro con il fondo complementare regionale e 250mila euro con il fondo delle opere indifferibili. La durata dei lavori è prevista in 18 mesi.