Il “caso filosofi” si chiude con un lieto fine che rende orgogliosi i cittadini di Castelfiorentino. Dopo settimane di indagini serrate, la Polizia Municipale è riuscita infatti a riportare i tanto citati “filosofi” al loro posto, grazie alla stretta collaborazione con la popolazione e al supporto dell’Ufficio Tecnico comunale. Un’azione corale, come evidenziato dalla sindaca nel suo recente post sui social, che dimostra quanto la cooperazione tra istituzioni e cittadini possa essere determinante per il benessere della collettività.
Secondo la prima ricostruzione, immediatamente dopo “il fattaccio” sono state avviate indagini capillari: testimonianze raccolte sul territorio, segnalazioni dei residenti e analisi di ogni possibile pista. È stata la dedizione degli agenti di Polizia Municipale a fare la differenza permettendo di individuare gli autori dell’illecito e di restituire i “filosofi” alla comunità.
La sindaca ha colto l’occasione per ribadire l’importanza e la varietà dei compiti svolti quotidianamente dalla Polizia Municipale di Castelfiorentino: non soltanto vigilare sul traffico e “fare le multe” (come spesso li si etichetta), ma anche contrastare il caporalato, lo spaccio di stupefacenti, vigilare sulle residenze e impegnarsi in progetti educativi rivolti ai più giovani. Troppo spesso si dà per scontato il lavoro di questi “custodi”: presenti nelle scuole, pronti a tutelare gli eventi pubblici e a garantire che i principi di legalità siano difesi in ogni circostanza.
L’episodio, che pur conserva profili di illegalità da non sottovalutare, si è risolto in modo positivo e rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni e cittadinanza.