La presenza costante delle forze dell'ordine e delle polizie municipali ha migliorato la situazione sulle colline delle Cerbaie ma contro lo spaccio di stupefacenti, una piaga che affligge da anni i boschi al confine tra le province di Firenze, Pisa, Lucca e Pistoia, molto resta da fare per vincere definitivamente la battaglia.
Il sindaco di Fucecchio, Alessio Spinelli, è tornato a scrivere al Prefetto di Firenze per chiedere la convocazione di un nuovo comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. Nella lettera indirizzata alla dottoressa Francesca Ferrandino, il primo cittadino fucecchiese chiede di valutare l'efficacia delle azioni intraprese finora e la possibilità di prevederne altre ancora più incisive intervenire anche sulla situazione degli alloggi occupati dai pusher nella zona.
“La situazione - spiega Spinelli - è leggermente migliorata con la maggiore presenza delle forze dell'ordine ma la battaglia è ancora lontana dall'essere vinta. Occorre un ulteriore giro di vite che renda sempre più difficile l'attività degli spacciatori e la possibilità di acquisto della droga da parte dei tanti clienti che arrivano da varie zone limitrofe e oltre. Per questo ho chiesto al Prefetto un nuovo incontro istituzionale dove valutare le possibili azioni aggiuntive. Per quanto riguarda gli spacciatori credo che si possa agire anche sulle loro situazioni alloggiative e di bivacco all'interno dei boschi mentre per quanto riguarda le azioni di deterrenza verso gli acquirenti servono maggiori controlli sulle strade. Nella comunicazione alla Prefettura mi sono fatto portavoce della volontà del Consiglio Comunale di Fucecchio, espressa nella delibera 41/2022, chiedendo al Prefetto il possibile impiego dei militari dell'operazione 'Strade Sicure'.
Sappiamo che è un'operazione nata per un altro scopo, il contrasto al terrorismo, ma il consiglio comunale votò all'unanimità questa volontà politica e mi duole leggere adesso sui social che un consigliere è contrario a questa proposta. Proposta che peraltro, ho letto, ha dato vita a raccolte di firme per ribadire questa volontà. Sempre in tema di controllo del territorio occorre far sapere che c’è un importante progetto che ha elaborato proprio la Prefettura per un sistema di videosorveglianza complessivo che interessa più comuni e che mette in secondo piano la valutazione di altre proposte limitate geograficamente a brevi tratti di strada. Soluzioni queste ultime che più che penalizzare spacciatori e clienti, potrebbero creare enormi difficoltà per i residenti o i proprietari degli appezzamenti agricoli oltre alle attività venatorie e di agrosilvicoltura presenti in loco”.