Cerreto Guidi, sagra del pesce a Bassa taglia il traguardo della 50ma edizione

Cerreto Guidi, sagra del pesce a Bassa taglia il traguardo della 50ma edizione
sagra del pesce
Giunge al termine la famosa 'Sagra del pesce' di Bassa, che ha raggiunto ormai i suoi 50 anni

Tradizione, volontariato, buon cibo, balli e sorrisi. Si conclude sopra ogni più rosea aspettativa il bilancio della “Sagra del pesce” di Bassa, che ha visto per tutta la durata della manifestazione un’affluenza media di minimo 900 coperti a sera e con una fila che addirittura arrivava fuori dal campo sportivo “del tamburello”, dove viene organizzata appunto. Grazie all’impegno di volontari, dai più giovani ai più anziani, rigorosamente e stoicamente addetti alla brace, la nota sagra, dopo il covid ha ripreso a funzionare a tutti gli effetti e con risultati più che positivi, grazie anche alla nascita di un nuovo consiglio e all’aggiunta delle giuste serate post cena come il revival della discoteca “Concorde”.

Guardando bene su google maps vediamo che la frazione di Bassa, situata nel comune di Cerreto Guidi, è parallela al fiume Arno, ed è per questo, come racconta il presidente Daniele Magni, che nasce la tradizione della pesca a partire già dagli inizi del ‘900, quando le acque erano ancora cristalline. Da qui nel piccolo paese iniziarono a nascere ingrossi ittici, in particolare modo negli anni ’70, anni in cui si cominciò anche ad importare pesce da tutto il mondo.

“La sagra del pesce nasce proprio in quegli anni, per finanziare la squadra di Tamburello del paese”. L’obiettivo era quello di fare una festa, mettere a disposizione gli ottimi prodotti e dare il via alla raccolta fondi.

Il portavoce della manifestazione ci racconta che “nel tempo la sagra è servita poi come motivo di riunione del paese, ma soprattutto come strumento di finanziamento di tutte le attività paesane. Il volontariato era fondamentale per il sostentamento della comunità. 

Recentemente anche con la fondazione Shalom sono stati raccolti fondi da devolvere all’ospedale di Empoli.

Nel 2020 la sagra fu sospesa causa covid, nel 2021, si rimise in piedi ma ancora in fase di collaudo, sia per i postumi della pandemia, sia a causa del consiglio da ricreare. Nel 2022 il caro prezzi costrinse i volontari a bloccare la manifestazione paesana, finché nel 2023 ci fu una grande assemblea cittadina dove si fecero avanti nuovi consiglieri, 13 per l’esattezza, che proposero di farsi carico per nuove edizioni della sagra.

Tutti abbastanza giovani, che hanno coinvolto tutti i volontari e tutte le persone che hanno sempre dato una mano nel volontariato del paese di questi anni, così come alle aziende del territorio. Ognuno con la propria competenza ed esperienza si è messo a disposizione. Negli ultimi anni è stato rinnovato anche il campo sportivo rendendolo agibile del tutto. 

La chiave del successo, secondo Giulio Pucci, è stata la risposta dei volontari e la scelta di chiamare solo questi ed è stata raggiunta una grande affluenza già dall’anno scorso.  Alla fine della sagra, parte del ricavato viene devoluto alla scuola di Bassa, acquistando del materiale didattico e costruendo anche una piccola biblioteca. 

L’obiettivo è quello di ristrutturare il campo sportivo per rendere ancora migliorare la sagra e per poterlo far diventare il punto di riferimento del paese, utilizzandolo anche durante il resto dell’anno.

I partecipanti sono stati tanti, il cibo è stato ottimo e i partecipanti sono usciti molto contenti. La soddisfazione per la nuova squadra è stata davvero molta e già ci sono richieste per entrare a farne parte e ripartire il prossimo anni più carichi che mai!

Tante persone da fuori, ma anche tanti abitanti del paese, che hanno avuto l’occasione di ritrovarsi insieme duramente queste due settimane.

 

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