Certaldo, danni e chiusura anticipata per protesta al Jam Cafè e in altre attività della zona

Certaldo, danni e chiusura anticipata per protesta al Jam Cafè e in altre attività della zona
jam café
Così risponde Raffaele, uno dei responsabili del Jam Cafè, alla nostra intervista: ''Il nostro è un grido di aiuto! Ecco il messaggio che vogliamo far passare''

Sono ormai noti i fatti avvenuti nelle scorse settimane a Certaldo in zona stazione nei vari bar e attività presenti nell’area, come clienti e personale importunato da parte di soggetti ubriachi e violenti, comportamenti pericolosi per chi lavora e per i clienti, danni agli spazi, al punto tale da far prendere provvedimenti di chiusura anticipata come ha fatto il Jam Cafè, ma non solo.

Una scelta impegnativa e non poco scontata per un esercizio che solitamente chiude alle 21.30, sia a livello economico che di gestione del personale.

Come ci racconta Raffeale, uno dei gestori del bar pasticceria, si è parlato molto del loro caso: “Ma in realtà la situazione non riguarda solo il Jam Caffè ma tutte le attività di zona, compresi altri bar, tabaccherie e negozi”.

A fronte degli episodi che sono accaduti negli scorsi giorni, qual è il vostro parere a riguardo e su cosa vorreste venisse fatta attenzione?

Rispetto ai fatti accaduti nei giorni scorsi siamo andati avanti con la questione.

Non vogliamo puntare il dito su nessuno o sul singolo episodio e nemmeno elencare i danni subiti, anche perché chi fa il nostro lavoro è abituato agli imprevisti purtroppo e sono cose che possono accadere, non stiamo di certo a contare uno sgabello rotto o altre cose simili. 

Da parte nostra la cosa che ci preme di più è trovare una soluzione alla situazione di non poter più lavorare con tranquillità e a regime normale, senza avere paura e senza avere i disagi sulla gestione delle nostre attività. 

Il problema ormai da una po’ di tempo a questa parte è diventato dell’intera zona, non solo nostro bar ma anche di altri negozi come il tabacchi, altri bar, il Solferino. 

Per questo abbiamo chiesto aiuto e supporto per arrivare ad una risoluzione.

Avete avuto un riscontro da parte dell’amministrazione? Quali sono state le proposte?

Sì abbiamo contattato anche il sindaco e l’amministrazione che hanno risposto tempestivamente e dopo averci ascoltati si sono resi disponibili a degli incontri anche insieme alle forze dell’ordine e il questore.

Sono successi un po’ di eventi non bellissimi come avete potuto vedere, uno oggi, uno domani alla fine ti stanchi. Quindi abbiamo deciso di agire con la chiusura anticipata per vedere di ottenere ascolto e avere la zona più controllata da parte delle forze dell’ordine, sia per la nostra sicurezza ma soprattutto per i clienti. Noi come altri negozi della zona speriamo ci sia un intervento reale.

Via via ci sono stati e ci sono eventi poco piacevoli, e tutto questo non ricade solo sul Jam Caffè ma anche sulle altre attività che hanno avuto gli stessi problemi. Non sono soggetti specifici.

La gestione è difficilissima così, non lavoriamo tranquilli.

Io spero che qualcuno ci possa dare ascolto e si intensifichino i controlli. Per ora la nostra risposta è stata quella di chiudere alle ore 18.00. La prossima settimana andremo in ferie fino al 18 agosto, e dopo quando riapriremo sarà tutto da valutare.

Cosa augurate per il futuro?

Io spero che qualcuno ci possa dare ascolto e si intensifichino i controlli. Per ora la nostra risposta è stata quella di chiudere alle ore 18.00. La prossima settimana andremo in ferie fino al 18 Agosto, e dopo quando riapriremo sarà tutto da valutare.

Noi ci auspichiamo di avere delle risposte anche se sinceramente qualcosa abbiamo già visto.

Il messaggio chiaro che vogliamo far passare è che necessitiamo di più controlli per lavorare nella tranquillità necessaria che serve per esercitare la propria attività, sereni, senza paura, senza puntualizzare su cosa hanno rotto o spaccato. Noi vogliamo trovare una soluzione. E per questo ci siamo.

 

 

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