In considerazione delle criticità e dei gravi disagi subiti nella giornata martedì 29 ottobre da lavoratori, studenti, pendolari, e dal trasporto pubblico locale lungo un tratto della Sr 436 compreso tra Fucecchio e San Miniato con l'istituzione del senso unico alternato regolato da semaforo, con relativo restringimento della carreggiata e limite di velocità a30 km/h, dal km 25+650 al km 26+384 nel tratto interprovinciale di collegamento tra la Valdinivole e la Fi Pi Li, abbiamo presentato, come gruppo consiliare di FI, una mozione, scritta alla sindaca del Comune di Fucecchio Emma Donnini, in quanto stazione appaltante dell'intervento messa in sicurezza e adeguamento della carreggiata e di realizzazione di una pista ciclo pedonale, nel quale abbiamo formulato alcune proposte per la mitigazione dei disagi.
I lavori infatti si protrarranno fino al 18 di novembre, e francamente non è accettabile che occorra più di mezz’ora per attraversareil tratto di 734 metri in cui è ubicato attualmente il cantiere. Ieri si sono verificate code enotevoli disagi non solo in questo tratto, ma anche sulle strade collegate ed alternativealla normale viabilità. Ciò premesso, ritenendo che l'obiettivo dell'amministrazione comunale di Fucecchio, quale stazione appaltante, oltre all'esecuzione dei lavori nei tempi stabiliti sia anche quello di tutelare il benessere dei propri cittadini, del mantenimento di un servizio efficiente del trasporto pubblico locale senza mettere in discussione la sicurezza per gli operai stradali oltre a creare minori disagi possibili a lavoratori, studenti ed attività produttive e riteniamo se sia sia necessario, perlomeno mettere fine ai lavori negli orari di punta e procedere alle asfaltature nelle ore e giorni di minore o scarso traffico.
Per questi motivi con la mozione, si impegna la sindaca e la giunta ad attivarsi con la ditta appaltante affinché siano svolti lavori in notturna che creano minori disagi alla viabilità andando ad incidere in maniera meno negativa sul traffico verificando con la stessa la possibilità e tenendo conto di un rapporto corretto tra costi e vivibilità del territorio e sicurezza dei lavoratori; in alternativa a considerare la possibilità di lavorare su turni H24 al fine di ridurre le tempistiche ed i disagi alla cittadinanza ed alle attività economiche.