Continua l’attività preventiva della Compagnia dei Carabinieri di Empoli, focalizzata sul contrasto al degrado urbano nelle aree sensibili della città, in particolare nella zona della stazione ferroviaria, viale Bruno Buozzi e i giardini pubblici adiacenti.
Il 31 agosto 2024, durante un'operazione mirata, una pattuglia ha arrestato in flagranza di reato un 32enne di nazionalità nigeriana per detenzione ai fini di spaccio. L’uomo, già noto alle forze dell'ordine per precedenti specifici, è stato colto mentre cedeva una dose di crack a un 30enne italiano, residente nella zona. Durante la perquisizione, il 32enne è stato trovato in possesso di 62 euro, presumibilmente frutto dell’attività illecita. Il soggetto è stato immediatamente arrestato e trattenuto in camera di sicurezza, in attesa dell’udienza direttissima presso il Tribunale di Firenze, dove il G.I.P. ha convalidato l’arresto e ha emesso una condanna a otto mesi di reclusione. L'acquirente, invece, è stato segnalato alla Prefettura di Firenze come assuntore di stupefacenti.
Questa operazione si inserisce in un contesto più ampio di interventi volti a migliorare la sicurezza nelle aree degradate del Comune di Empoli, in risposta alle richieste della cittadinanza e dell’amministrazione comunale, coordinate dalla Prefettura di Firenze.
Nel corso degli ultimi giorni, la Compagnia Carabinieri di Empoli ha effettuato ulteriori interventi, tra cui:
- L’arresto di un 22enne albanese, senza fissa dimora, per furto in abitazione, da cui aveva sottratto quattro orologi.
- La denuncia in stato di libertà di un 23enne senegalese, accusato di aver rubato le scarpe a un ragazzo e di aver tentato di spogliarsi in pubblico.
- La denuncia di un 50enne georgiano, che aveva cercato di rubare uno smartphone in un negozio di elettrodomestici, come rivelato dalle telecamere di sicurezza.
- La denuncia di un 46enne albanese, trovato in possesso di un piede di porco e un coltello durante un controllo sulla sua autovettura.
È importante ricordare che la colpevolezza degli indagati dovrà essere confermata in sede di processo, e che per tutti gli imputati vige la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.