Empoli, dopo la maxi rissa parlano i giovani: ''Non siamo più sereni''

Empoli, dopo la maxi rissa parlano i giovani: ''Non siamo più sereni''
rissa fuori dal locale
Abbiamo intervistato Giulia, una delle frequentatrici del pub in cui sabato scorso è andato in scena lo scontro: intanto, il Questore Auriemma ha disposto la sospensione della licenza per 15 giorni

Dopo la decisione del Questore Auriemma di sospendere temporanemante la licenza al locale di Empoli in cui sabato scorso si era verificata una maxi rissa, abbiamo intervistato Giulia, una delle giovani che frequentano il locale e che nelle settimane passate aveva.
“Il mio appello è partito da un fatto in particolare: una sera un ragazzo con una mazza da baseball ha spaccato tutto ciò che aveva davanti a sé, non sappiamo il motivo. Spesso sono successe cose di questo tipo, in particolare il sabato”.

La ragazza tiene a precisare che “Il locale non deve essere considerato responsabile di tali accaduti. Sarebbe necessario aumentare i controlli, o per lo meno la presenza di personale in borghese. Mi sono sentita dire che la soluzione è quella di non uscire più o di andare via prima. Ma non si risolve così la situazione. Noi ragazzi usciamo per stare in compagnia, socializzare e scambiare due chiacchiere, scherzare: è un punto di ritrovo. E ne abbiamo il diritto! Così non ce la facciamo più. Non siamo più sereni. Viviamo con l’ansia, finiamo con l’agitarci e avere addirittura attacchi di panico. Lo scorso sabato ero dentro al pub. Sono uscita fuori con il mio migliore amico per prendere una boccata d’aria perché dentro faceva molto caldo. Eravamo tranquilli a parlare quando ho sentito delle botte. Affacciandomi ho visto questa scena orribile, tutta purtroppo: sedie che volavano per aria e sulle macchine, persone che si colpivano con queste sulla schiena e in faccia, urla, ragazzi distesi per terra e in mezzo alla strada. Sono rimasta impietrita!”.

A fronte della sospensione temporanea dell’attività la ragazza e i suoi coetanei trovano giusta la decisione presa, soprattutto per una questione di sicurezza, anche se sperano che il pub riapra presto per il valore sociale che ha per loro. “Spero vivamente che questa decisione risolva un po’ le cose e sopratutto questi elementi vengano allontanati e non tornino più e che capiscano che quello che fanno è ingiusto. Anche perché il problema non si limita al solo pub, ma coinvolge anche tutta la zona stazione. Non siamo solo noi a lamentarci, ma anche e soprattutto chi ci vive”.

E sul tema è interenuta anche Conflavoro, che ha espresso la preoccupazione delle imprese empolesi a causa del degrado cittadino.

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