C’erano oltre tremila persone in piazza Farinata degli Uberti, sabato sera, per assistere al volo del ciuco. E in centinaia hanno seguito, lungo le strade del centro, il percorso del corteo storico. La 543.ma edizione del volo del ciuco, organizzata dall’Associazione Compagnia di Sant’Andrea-Volo del ciuco viene archiviata come un successo. E lo si era intuito fin dal mattino quando - questa una delle novità dell’edizione 2024 del Volo del ciuco - sono stati allestiti i banchi dei maestri artigiani che hanno mostrato mestieri ed arti del Medioevo ed hanno intrattenuto i bambini, e non solo, con giochi e altre attrazioni, tutte gratuite.
Ad aprire, poi, la parte serale dell’evento, il corteo storico: oltre duecento figuranti, con abiti medievali realizzati dalle donne dell’Auser, hanno sfilato per le vie del centro, facendo una sosta in piazza Farinata degli Uberti dove, come da tradizione, il proposto, don Guido Engel ha benedetto il vero asino che è stato portato in corteo dai figuranti. Grande successo hanno riscosso anche gli spettacoli e gli intrattenimenti che erano stati organizzati per la serata: i tamburini della Compagnia di Sant’Andrea si sono esibiti lungo tutto il percorso del corteo, aprendolo. In piazza, invece, è stato possibile ammirare la maestria e la bravura degli sbandieratori e dei tamburini di Porta Fiorentina e di Caracosta, arrivati dalla vicina Cerreto Guidi.
Sotto la guida professionale e a suon di rime, il Giullar Cortese (ovvero, al secolo l’attore Gianluca Foresi) che ha condotto magistralmente la serata, molto successo ha ottenuto il gruppo I Circa Teatro di Urbino, con i loro giochi con il fuoco.
E, in attesa che scendesse l’asino - quello di cartapesta, realizzato dagli studenti del liceo artistico Virgilio di Empoli, sotto la guida dei professori Antonella Bertelli e Vincenzo Picone - dal campanile della Collegiata di Sant’Andrea - si è consumato un altro evento, novità di questa edizione : grazie all’imprenditore edile Gabriele Lampignano e a una serie di sponsor che hanno collaborato con lui, dopo la sistemazione interna del campanile, avvenuta lo scorso anno, si è provveduto a illuminare lo stesso, sia all’esterno che all’interno. Una illuminazione che permette la scelta di diverse colorazioni. Per l’occasione, e per omaggiare la salvezza ottenuta dalla squadra di calcio in serie A, la prima colorazione è stata - ovviamente - l’azzurro.
E il nome? Come d’abitudine - e come spiega il banditore prima della discesa dell’animale - al motto di “O studiar con impegno ed esser omini o volar come ciuchi pel Corpus domini”, anche quest’anno c’è stata la dedica a un cittadino empolese. Anzi, a più di uno, perché, viste le imminenti elezioni amministrative e visto l’alto numero di candidati nelle liste dei 5 pretendenti il posto di sindaco, l’asino “è stato nomato Messer Mi Candido da Empoli”. Un omaggio e un in bocca al lupo a tutti. Ma anche un monito per il futuro.