Empoli, oltre 200 scout festeggiano il centenario delle attività

Empoli, oltre 200 scout festeggiano il centenario delle attività
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Come sempre, ormai da mezzo secolo, è stata scelta la pieve di Santa Maria a Coeli Aula come location dell’evento

Domenica 11 giugno a Coeli Aula si sono riuniti oltre 200 scout con le loro famiglie per festeggiare la conclusione delle attività dell’anno. Tutti e tre i gruppi cittadini – Empoli 1 presso l’Istituto Calasanzio, Empoli 2 presso la Parrocchia di Santo Spirito a Serravalle, Empoli 3 presso il Convento di Santa Maria a Ripa – hanno voluto celebrare insieme per sottolineare la particolare ricorrenza di quest’anno, il centesimo di vita dello Scoutismo a Empoli. Nella storia sono stati circa tremila gli scout censiti in città, di cui gli attuali trecento sono l’ultima e vitale parte.

Come sempre, ormai da mezzo secolo, è stata scelta la pieve di Santa Maria a Coeli Aula come location dell’evento. A questo luogo di ospitalità semplice e aperta, gli scout di ogni generazione sono molto affezionati, avendolo ristrutturato con le loro mani e trasformato in punto di incontro con le famiglie, con il territorio e con chi vuole venire a passare qualche ora in campagna.

La giornata è stata aperta dalla Santa Messa, celebrata dal padre scolopio Sesto Pieroni, che tutti a Empoli conoscono come prete, insegnante, educatore e, naturalmente, rifondatore dell’esperienza scout. Poi, come si conviente agli scout, ognuno è scattato a svolgere il proprio ruolo. I ragazzi, guidati dai loro capi, hanno coinvolto i genitori in un grande gioco che ha fatto scoprire agli adulti le tecniche e le intenzionalità educative dello scoutismo. Altri genitori si sono dati da fare in cucina per mettere a tavola circa centocinquanta persone. Le altre si sono accomodate fra gli olivi per un pic nic in famiglia e in amicizia.   Nel pomeriggio è stata presentata l’attività del Masci (movimento adulti scout cattolici italiani) che raccoglie i vecchi scout, che desiderano continuare la cura della propria spiritualità e donare il proprio tempo a qualche attività comunitaria di volontariato, come ad esempio il servizio alla mensa dei poveri (i genitori degli scout garantiscono il turno del pranzo festivo alla Madonnina del Grappa). A Empoli questo ruolo lo svolge fin dal 1991 l’Associazione Eirene, che si occupa della gestione della pieve di Coeli Aula e di tante altre iniziative che coinvolgono ex-scout e genitori. 
Nel cerchio di chiusura della giornata, in cui 250 scout in uniforme hanno bordato il piazzale di blu e d’azzurro e hanno rinnovato la loro promessa scout, è stato lanciato dai responsabili di zona di Pisa (di cui i gruppi empolesi fanno parte fin dalla loro rinascita: curiosità da indagare) il centenario. Al 10 giugno 1923 risale il ricordo più antico degli scout a Empoli, che allora presenziarono a una cerimonia civile. 

I festeggiamenti prevedono nei prossimi mesi numerose iniziative. La cerimonia dei passaggi, rito d’iniziazione degli scout che normalmente avviene in luoghi suggestivi e appartati, verrà svolta da tutti i gruppi insieme il 22 ottobre in Piazza della Vittoria, e verrà conclusa dalla Santa Messa in Collegiata  - o se il tempo lo permetterà – nella suggestiva piazza Farinata degli Uberti – Il 18 novembre si terrà un convegno sul tema Educare alle relazioni, che affronterà le nuove questioni educative post-Covid e non solo. In quell’occasione Paola Dal Toso, professoressa associata di Storia della Pedagogia all’Università di Verona, presenterà il libro Scout a Empoli. Cent’anni di esperienze (1923-2023), a cura di Marco Frati e Paola Sani, che ripercorre tutta la storia degli scout in città. A conclusione dei festeggiamenti, il 16 dicembre, verrà celebrata una messa in Collegiata per sottolineare la dimensione cittadina e comunitaria dello scoutismo, un metodo educativo che mira alla crescita globale della persona, e non solo dell’individuo.

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