“Ci mancava la truffa della falsa benedizione.” È uno dei commenti più ricorrenti sotto un post Facebook nel gruppo Empoli nostra che nei giorni scorsi segnalava un episodio decisamente inquietante: due persone, approfittando del periodo pasquale, si sarebbero spacciate per sacerdoti, utilizzando la scusa della benedizione delle case per introdursi nelle abitazioni e rubare quanto più possibile.
Il fatto è accaduto anche in via Vanghetti, dove per fortuna il tentativo è andato a vuoto. Il proprietario, infatti, aveva già ricevuto la visita del vero parroco pochi giorni prima e sapeva che la benedizione era già stata impartita. I due truffatori si sono quindi trovati davanti a una porta chiusa — in tutti i sensi.
Un episodio che torna a lanciare un campanello d’allarme su quanto sia facile, in certe occasioni, far leva sulla buona fede delle persone con pretesti apparentemente credibili.
La prudenza, come sempre, è l’arma migliore. In particolare per le benedizioni pasquali è bene ricordare che vengono svolte esclusivamente dal parroco o da un diacono incaricato, e comunicate con anticipo dalla parrocchia attraverso un calendario ufficiale. Inoltre, i sacerdoti sono riconoscibili dai paramenti sacri, mentre i diaconi devono esibire un apposito documento.
In caso di dubbi, anche di fronte a riti religiosi, è sempre meglio chiedere una conferma in più. Una domanda può fare la differenza tra un momento sacro e una truffa ben orchestrata.