‘Povertà estrema - Housing first’ è il progetto di innovazione sociale che riguarderà la struttura della ex scuola di Martignana, collocata tra via Val d’Orme Nuova, tra via delle Coltelline e via della Chiesa di Martignana che verrà completamente ristrutturata e riqualificata e adibita ad appartamenti.
È stato approvato il progetto di fattibilità per un importo complessivo di 500.000 mila euro, interamente finanziato dal Piano di Ripresa e Resilienza (PNRR), sotto componente 1 “Servizi sociali, disabilità e marginalità sociale”, investimento 1.3 Housing first e Stazioni di posta, sub-investimento 1.3.1. Housing first.
Questo risultato è stato raggiunto grazie alla Società della Salute che ha intercettato i fondi del PNRR, e dal Comune di Empoli che ha fatto proprio il progetto e messo a disposizione le proprie competenze e capacità tecniche, per ampliare così i servizi a favore delle persone senza fissa dimora.
FOCUS - Il progetto di fattibilità tecnica ed economica approvato, elaborato dall’ufficio tecnico comunale, prevede la ristrutturazione completa dell’edificio compreso anche la realizzazione di un ufficio necessario per la gestione dell’immobile con relativo servizio igienico a servizio e ripostiglio. Saranno eseguite le necessarie lavorazioni per il rifacimento di pavimentazioni e rivestimenti, revisionati o sostituiti tutti gli impianti, come anche gli infissi saranno sostituiti con infissi in alluminio. Saranno realizzati lavori di intonaci, imbiancature varie e sistemata l’area circostante l’edificio.
PROSSIMI STEP – Le tappe successive sono di arrivare entro fine anno alla progettazione esecutiva e poi avviare la gara.
POVERTA’ ESTREMA, I SERVIZI ATTIVI IN CITTA’ - La città di Empoli da molti anni è impegnata, insieme alle associazioni di volontariato, nei servizi a favore delle persone che si trovano in povertà estrema, offrendo con il centro Emmaus, gestito dalla Misericordia di Empoli, grazie anche ad un finanziamento dell'Unione dei Comuni e della Sds, un servizio di accoglienza per la notte e di prima colazione, nei locali di via Puccini. Oltre a questo, nei locali di via XI Febbraio, sono collocati anche una mensa popolare, servizi igienici e di distribuzione di vestiario. Un'attività, quella delle associazioni di volontariato, che con il tempo si è sempre di più integrata con il servizio sociale. Nel dicembre 2016 è nato il primo centro di emergenza freddo, che offre per i mesi invernali ulteriori posti di accoglienza notturna per le persone senza fissa dimora, il primo anno nei locali della Caritas e dal 2017 nella struttura di Casenuove, di proprietà del Comune di Empoli e per il quale questi sostiene i costi delle utenze e della manutenzione. Struttura che, insieme alla Casa Albergo, è rimasta aperta anche h24 per offrire un riparo dal freddo durante l'intero arco della giornata, ma anche a causa del riacutizzarsi dell'emergenza Covid.
DICHIARAZIONI
Brenda Barnini, sindaca del Comune di Empoli, evidenzia: «Combattere la marginalità sociale e dare a tutti un’opportunità di ripartenza dentro la comunità. La povertà non è una colpa individuale ma un problema della società che può e deve essere affrontato. Come amministrazione ci siamo sempre mossi in questa direzione aumentando i servizi sociali e rafforzando quelli esistenti e siamo molto felici di essere riusciti insieme alla società della salute a sfruttare al meglio anche l’opportunità del PNRR. Questo progetto collocherà Empoli tra le poche città in Italia ad avere una struttura pensata per questo tipo di servizio. Empoli sempre più città inclusiva e aperta a tutti per noi non è uno slogan ma un impegno concreto che portiamo avanti ogni giorno».
Franco Doni, direttore della Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa, spiega: «La Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa si è candidata per 7 progetti sulla Missione 5 del PNRR, tutti accolti e finanziati, uno dei quali riguarda l’attuazione sul nostro territorio del modello di accoglienza Housing First, che andrà a costituire una rete di appartamenti per la prima accoglienza, e per il successivo accompagnamento in uscita. È particolarmente importante la collaborazione con il Comune di Empoli perché centra perfettamente l’obiettivo di rafforzare la rete di servizi già presenti sul territorio, e andrà a collocarsi a fianco dell’altro progetto sulla creazione di un centro servizi rivolto sempre alle persone in condizione di marginalità, che sarà realizzata sempre nel territorio empolese. Riteniamo che con la messa a regime di questi servizi, che ricordiamo deve avvenire entro il 31 marzo 2026, saranno perseguiti i seguenti obiettivi: rafforzare e rinnovare in termini di efficacia e efficienza il sistema di servizi in risposta alla grave emarginazione adulta, favorire la presa in carico del target di beneficiari in oggetto, attraverso una progettazione e un accompagnamento personalizzato che tenga conto dei bisogni e percorsi specifici delle persone, garantire il diritto alla casa per le persone in forte disagio abitativo e senza dimora, fornire risposte innovative ai bisogni sanitari, oltre che sociali, delle persone in grave emarginazione in dimissioni protette o che finora hanno avuto un accesso ripetuto al pronto soccorso durante brevi archi temporali non potendo ricevere un’assistenza sanitaria continua, contenere i costi delle strutture di accoglienza notturna, diminuire l’impatto sulla gestione dell’ordine pubblico e l’uso improprio del servizio di pronto soccorso».
Valentina Torrini, assessora alle politiche sociali del Comune di Empoli, sottolinea: «La povertà non è un demerito, ma una condizione nella quale, domani, a ciascuno di noi può capitare di trovarsi, perché a volte la vita ti mette davanti a delle difficoltà a cui, da sola o da solo, non riesci a far fronte. Per questo le città debbono dotarsi di strumenti collettivi, da offrire a chi ne ha bisogno. Appena siamo venuti a conoscenza della opportunità di dotare il nostro territorio di appartamenti per i senza fissa dimora, abbiamo deciso di coglierla. C'è sembrata la naturale prosecuzione di un percorso che avevamo già avviato da anni con le associazioni, la nostra SDS e il consiglio comunale e che rispondeva ai valori di solidarietà sui quali si è fondata la nostra città».