Festa della Repubblica a Empoli, Barnini: ''La nostra storia ci indica la direzione da seguire''

Festa della Repubblica a Empoli, Barnini: ''La nostra storia ci indica la direzione da seguire''
2 giugno
Al Cenacolo degli Agostiniani, si è tenuta la tradizionale cerimonia di consegna della Costituzione italiana a nuovi cittadini e nuove cittadine empolesi

Le note dell'inno d'Italia. Cittadine e cittadini di ogni età, rappresentanti delle autorità civili e militari, rappresentanti della giunta e del Consiglio comunale della città di Empoli. Presente anche il senatore Dario Parrini. Nella mattinata di oggi, venerdì 2 Giugno 2023, si sono tenute in un Cenacolo degli Agostiniani gremito le celebrazioni per la Festa della Repubblica e la consegna della Costituzione alle nuove cittadine e ai nuovi cittadini empolesi. Nella comunità empolese hanno fatto ingresso 178 persone che, dal primo maggio 2022 al 3 maggio 2023, hanno acquistato la cittadinanza italiana: ben 68 sono nati in Italia e di questi 51 sono nati a Empoli, ma nonostante siano nati in Italia hanno dovuto fare il percorso per il riconoscimento della cittadinanza esattamente come chi ha vissuto gran parte della propria vita in un altro Paese.

A portare loro il saluto dell'amministrazione e a dare loro il benvenuto, la sindaca di Empoli, Brenda Barnini, e il presidente del Consiglio comunale, Alessio Mantellassi.

"Un caloroso saluto e un abbraccio ai nuovi cittadini e alle nuove cittadine italiane qui presenti oggi - ha sottolineato la sindaca in apertura della cerimonia - questa iniziativa è un appuntamento fisso per la nostra comunità: quando decidemmo qualche anno fa di organizzarlo sembrò una cosa molto naturale. Il 2 Giugno è la Festa della Repubblica e credo che vada onorata guardando al futuro, non solo alla storia. Da qui l'idea di organizzare un momento di condivisione con tutti coloro che sono diventati ufficialmente cittadini italiani nell'ultimo anno. E i numeri sono numeri importanti anche quest'anno: i nuovi cittadini intaliani residenti a Empoli sono 178, un numero significativo se si pensa che la nostra è una comunità di poco meno di 50mila abitanti. E' bello che ogni anno entrino così tante persone, è bello perché non c'è possibilità di portare avanti, tramandare storie, tradizioni e culture se la popolazione non cresce.

Eppure in Italia si dà pochissima importanza all'aspetto demografico. Io sono convinta che la realtà delle cose che viviamo ogni giorno ci dica che solo se riusciamo realmente ad aggiornare e vivere insieme i valori della Costituzione potremo garantire un futuro all'Italia e all'Europa. Nella nostra Costituzione c'è scritto tutto ciò che serve per fare in modo che la comunità viva in modo armonioso e solidale. Appartenere a una comunità, essere parte integrante della nostra Repubblica vuol dire acquisire diritti e assumersi doveri. Quanto più investiamo sui legami e la fiducia reciproca tanto più saremo in grado di costruire una comunità che vive in pace, in sicurezza, con la volontà di migliorare se stessa per tutti. Eppure, invece, continuiamo a vivere in un tempo in cui pensiamo per esempio che il fenomeno dell'immigrazione sia un'emergenza. Dobbiamo smettere e velocemente di trattare questo tema come un'emergenza, dobbiamo farlo come Italia e come Europa. Il futuro delle nostre comunità passa principalmente dall'affrontare in maniera diversa questo tema. Spero che la Festa della Repubblica sempre di più possa far crescere la consapevolezza che è la storia della Repubblica a indicarci che questa è la direzione da seguire".

"In questo anno, avete ricevuto la cittadinanza italiana, questa mattina ricevete la Costituzione - ha ricordato il presidente del Consiglio comunale, Alessio Mantellassi, nel suo intervento - è un momento di festa bellissima, non solo perché è la Festa della Repubblica italiana ma perchè stringete fra le mani la Costituzione, compimento di un percorso che ha portato il Paese prima a liberarsi e poi a decidere che cosa voleva essere, ovvero una Repubblica. Provo grande commozione e grande felicità pensando a ciascuno e ciascuna di voi e ricordando l'emozione che ho provato quando, a 18 anni, ho ricevuto la Costituzione dall'amminsitrazione comunale. La Costituzione è il nostro testo fondamentale, il testo civile sacro per la nostra nazione, quello che ci unisce tutti, ci sono i valori fondamentali del nostro stare insieme, della nostra democrazia e delle nostre istituzioni. La Repubblica si batte perché ognuno abbia stesse condizioni e dignità, stessi diritti e doveri. Dobbiamo essere orgogliosamente cittadini appartenenti alla nostra comunità, alla Repubblica Italiana, ma anche cittadini europei e del mondo. Nn possiamo vivere la nostra identità in una contrapposizione con l'altro, dobbiamo usare la nostra identità per stare in una storia più grande, mondiale".

Dopo i saluti, spazio alla consegna delle Costituzioni ai nuovi cittadini e alle nuove cittadine empolesi. Momenti sottolineati da sorrisi e applausi, momenti condivisi con sguardi carichi di orgoglio ed emozione, fissati dalle tradizionali foto di rito, con il Gonfalone civico sullo sfondo.

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