"Riguardo alle critiche apparse la scorsa settimana, che hanno invocato "superficialità", "lentezza dei lavori" e "mancanza di progettualità" nella gestione del cantiere, la Città Metropolitana sottolinea che tutto ha avuto origine da un danneggiamento al viadotto, provocato il 15 maggio scorso da un camion troppo alto che vi è andato a sbattere mentre percorreva la strada sottostante alla FiPiLi, disintegrando un'intera trave in cemento armato".
“Evidentemente questo evento accidentale non poteva essere programmato, come neppure già pronta poteva essere la soluzione progettuale atta a rispristinare il prima possibile la transitabilità della corsia di marcia verso Firenze, immediatamente chiusa per motivi di sicurezza, considerato che la sottostante trave è stata letteralmente disintegrata. Dunque prima di tutto la sicurezza dei cittadini”.
"La prima ordinanza ha perciò disposto la chiusura della corsia di marcia fino al 23 Giugno, non potendo disporre, in quel momento, di alcuna soluzione progettuale "preconfezionata" per il sistema di puntellamento da adottare. Soluzione che i tecnici del Rti, con capogruppo Avr Spa, hanno dovuto elaborare e calcolare per risolvere questa specifica situazione, a valle di un processo di analisi e valutazione rivelatosi particolarmente complesso in quanto la puntellatura da progettare avrebbe dovuto consentire la riapertura al traffico a due corsie, sostituendosi nella funzione che era prima assolta dalla trave disintegrata. I lavori di messa in sicurezza sono attualmente in corso e, svolgendosi sotto l'impalcato del viadotto, non sono ovviamente percepibili da chi percorre la FiPiLi".
“La proroga dell'ordinanza di chiusura della corsia di marcia dal 23 Giugno al 21 Luglio è stata adottata appena l'elaborazione del progetto si è conclusa ed è divenuto noto il tempo stimato per l'esecuzione della complessa puntellatura in elementi di acciaio, dunque senza alcuna lentezza o superficalità, ma con senso di responsabilità e rapidità di azione in termini di risposta progettuale orientata ad un risultato concreto: la riapertura a due corsie il prima posiibile e in condizioni di sicurezza”.