Gherardo Starnina e il Gotico internazionale protagonisti al Cenacolo degli Agostiniani

Gherardo Starnina e il Gotico internazionale protagonisti al Cenacolo degli Agostiniani
empoli 1424
Giovedì 27 Giugno 2024, nuovo appuntamento con le conferenze legate alla mostra ''Empoli 1424. Masolino e gli albori del Rinascimento''

Proseguono gli appuntamenti con il ciclo di conferenze organizzato per approfondire la conoscenza degli artisti protagonisti della mostra Empoli 1424. Masolino e gli albori del Rinascimento (visitabile fino al 7 luglio p.v.). Protagonista della penultima tappa sarà il pittore Gherardo Starnina, uno dei massimi esponenti del Gotico internazionale che, una quindicina di anni prima di Masolino, dipinse gli affreschi della Cappella della Nunziata, di cui oggi restano poche tracce, proprio nella Chiesa di Santo Stefano a Empoli. L'appuntamento è per giovedì 27 Giugno 2024, alle ore 18, negli spazi del Cenacolo degli Agostiniani con accesso da via dei Neri: interverrà il professor Emanuele Zappasodi.

All’aprirsi del Quattrocento, Gherardo Starnina ebbe un ruolo decisivo per la maturazione del linguaggio gotico internazionale a Firenze. Dopo una formazione in città, ancora misteriosa, il pittore è ricordato lungamente in Spagna, tra Toledo e Valencia. Questa trasferta si rivelò decisiva per l’accrescimento della sua pittura. Proprio dal contatto diretto con l’ambiente cosmopolita valenzano, dominato in quegli anni da Pere Nicolau e Marçal de Saxl, derivano, infatti, gli umori crepitanti e capricciosi che animano la sua pittura, fatta di accenti estrosi, schiettamente internazionali, del tutto estranei alla tradizione fiorentina contemporanea. L’esempio di Starnina, retour d’Espagne, fu decisivo allora per la fiammata tardogotica, breve ma intensa, che divampò a Firenze, e condizionò profondamente i pittori coetanei o più giovani come Lorenzo Monaco, Masolino e Giovanni dal Ponte. Per Empoli Gherardo dipinse nel 1409 gli affreschi nella cappella della Compagnia della Nunziata in Santo Stefano degli Agostiniani - di cui si conservano solo pochi frammenti -, prezioso punto fermo nella sua attività in parte ancora sfuggente.

Emanuele Zappasodi insegna storia dell’arte medievale all’Università per Stranieri di Siena. I suoi interessi riguardano principalmente la pittura tra Duecento e primo Cinquecento, specialmente tra Toscana, Umbria e Marche, alla quale ha dedicato diversi articoli e saggi. Ha partecipato a mostre in Italia e all’estero, tra cui ‘Il meglio maestro d’Italia’: Perugino nel suo tempo (Perugia, Galleria Nazionale dell’Umbria 4 Marzo - 11 Giugno 2023); Federico da Montefeltro e Francesco di Giorgio. Urbino crocevia delle arti (Urbino, Galleria Nazionale delle Marche, 23 Giugno - 9 Ottobre 2022); Àlvaro Pires d’Évora. O primeiro pintor português (Lisbona, Museu Nacional di Arte Antiga 20 Novembre 2019 - 15 Marzo 2020). Più di recente ha curato la mostra L’enigma del Maestro di San Francesco e lo ‘stil novo’ del Duecento in Umbria, da poco conclusasi presso la Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia.

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