In una categoria di peso che ha visto la presenza oltre 80 competitor, incontro dopo incontro, seguendo scrupolosamente i consigli tecnici del suo coach, il Maestro Alessandro Di Clemente, Giulio arriva ad avere la meglio su ben 6 avversari, esibendo un judo di altissimo livello. I suoi avversari sbraitano, lo aggrediscono, ci provano in tutti i modi, ma lui non si scompone, non perde la calma, quella calma che lo contraddistingue dentro e fuori il tatami.
Terminata la fase eliminatoria, dopo quattro faticosissimi incontri, approccia alla semifinale con carattere e intelligenza caratteristiche che gli consentono di avere la meglio sul forte avversario sferrando con una delle tecniche sue speciali; Ippon e si vola in finale. Giulio appare esausto e dolorante, sembra poter capitolare da un momento all’altro. Invece trova la forza per un’altra delle sue tecniche favorite, che manda l’avversario al tappeto e proietta lui direttamente sul gradino più alto del podio.
Il nostro Giulio può finalmente esplodere di gioia per una vittoria di cuore, di testa e di nervi. Una vittoria in cui mette in mostra tutto il proprio repertorio tecnico, fatto di uno stile pulito e condito dalla sua indole “gentile”. Gentile come il judo, la “via della cedevolezza”. Con questa vittoria, Manenti dimostra di avere la stoffa per stare nel judo che conta a livello nazionale e poter quindi ambire a nuovi importanti traguardi. Non è un caso che Manenti sia già qualificato alla prestigiosa competizione per la Coppa Italia A1, che si terrà a Roma il prossimo giugno, insieme al suo compagno di dojo empolese, Gherardo Lippi (entrambi qualificati di diritto nella categoria -73kg in virtù del ranking nazionale).
Foto credit: Judo Kodokan Empoli