Il Frantoio di Fucecchio compie quest'anno 20 anni: ''Sei tu che mi hai fatto scoprire la città''

Il Frantoio di Fucecchio compie quest'anno 20 anni: ''Sei tu che mi hai fatto scoprire la città''
il frantoio
Elan Frantoio centro arti performative, fondata nel 2004 da Firenza Guidi, è un centro di creazione e formazione

Un traguardo importante marcato da un ritmo incalzante di produzioni e creazioni che, negli anni, spaziano da teatro, danza, circo contemporaneo, performance art, film e scrittura creativa. Diretto da Firenza Guidi insieme a collaboratori di livello internazionale, il Frantoio è stato la prima casa creativa di centinaia di ragazzi e ragazze, artisti, attori, tecnici, giornalisti passati attraverso i laboratori, progetti e spettacoli ideati e diretti dalla regista. In realtà, il lavoro di Firenza Guidi a Fucecchio inizia nel 1994, quindi 10 anni prima, quando fu presentato il suo primo dramma sull’Eccidio, Lacrime e Boogie in luoghi suggestivi del comune e frazioni: la Terrazza Giannoni a Massarella, la Piazzetta del Fabbro a Ponte a Cappiano, per approdare alla biblioteca di Fucecchio, che era allora un cantiere aperto.

Sei tu che mi hai fatto scoprire la città, ho pensato di usare le parole dal nuovissimo libro di Haruki Murakami - dice la Guidi - per marcare questo primo momento celebrativo: qualcosa di più che un semplice compleanno, qualcosa che, da passato e presente, giá guarda al futuro, oltre le celebrazioni, che tocchi le corde dell’anima, soprattutto quelle delle nuove generazioni.
Non una celebrazione simbolica. Ma un’occasione d’incontro e di confronto. Le parole di Murakami calzano a pennello perché potrebbero essere state dette dai molti artisti e spettatori che hanno seguito negli anni I progetti del Frantoio. L’evento, ospitato dalla Limonaia al Parco Corsini, avrà momenti di spettacolazione oltreché di riflessione e presentazione del lavoro passato e futuro, il tutto annaffiato da un conviviale aperitivo”.

La filosofia fondamentale è che non c’è creazione senza formazione e non c’è formazione senza creazione. Il lavoro di Firenza Guidi, regista e autrice di livello internazionale e direttrice artistica di Elan Frantoio, ha da sempre come obiettivo quello della valorizzazione di luoghi specifici del territorio attraverso la loro riscoperta come ambienti atti a contenere una performance o rappresentazione teatrale. Ogni spettacolo è sito-specifico, costruito secondo le risorse che l’ambiente offre e impossibile da trasferire altrove. L’idea è quella di luoghi che si riscoprono ispiratori e contenitori di cultura e assumono agli occhi di chi assiste all’evento una nuova dimensione.

Il teatro senza palco, ideato dall’autrice, si colloca tra teatro, performance ed evento. Le frazioni del teatro senza palco raccontano una storia che si ispira a luoghi, fatti realmente accaduti, ri-vissuti attraverso la visione e la penna di Firenza Guidi, che entra negli anfratti, nei vicoli, nelle case, nelle macerie e anche nelle immondizie: un tuffo nella carne viva di un vissuto, di luoghi e persone che lei fa parlare, piangere e sorridere come se, dal buio della memoria, si fossero girati di colpo verso di noi per guardarci dritto in faccia e rompere il silenzio.

Il teatro senza palco è la riscoperta di tutto ciò che caratterizza una collettività nelle sue più profonde radici sociali e culturali, portate nuovamente alla luce attraverso le arti performative.

Un teatro che investe scenograficamente un luogo topico della memoria e della storia locale, ma che non si limita a questo. Le drammaturgie e performance di Firenza Guidi, infatti, si ispirano a vicende legate alla realtà storica del luogo, che costituiscono per i più giovani una modalità attiva, non nozionistica, di comprendere il passato recente, mentre, per i meno giovani e per chi ancora ricorda, un’esperienza di memoria vivente e intensa.

I testi e le tematiche su cui si basano gli spettacoli del Frantoio sono frutto di lunghe e accurate ricerche il cui nucleo va oltre le fonti scritte per rivolgersi a testimonianze orali dirette scaturite dai depositari della memoria e che conducono a incontri, studi, viaggi e sopralluoghi per ricostruire in modo dettagliato e coerente gli ambienti e le storie che andranno a caratterizzare la produzione teatrale.

In particolare, il lavoro di Elan Frantoio e della sua direttrice artistica si accentra intorno alla valorizzazione della zona di Fucecchio e del territorio del Padule, portando in scena storie, fatti, eventi del passato che hanno segnato il vissuto di una vasta e importante area della Toscana.

Questa scelta ha origine sia dal forte legame che l'associazione ha con il territorio, sia dalla storia familiare di Firenza Guidi, nata a Milano e residente in Galles ma con radici che affondano nelle Cerbaie e nel Padule di Fucecchio attraverso i genitori originari di Massarella. Il suo teatro ha alla base un coinvolgimento nella ricerca di vicende e fenomeni locali che costituiscono la radice ultima dell'identità territoriale.

Attraverso il recupero della memoria, non come nostalgica reminiscenza ma come filo vitale che aiuta a definire la propria identità, il desiderio è di restituire al teatro il suo valore primitivo di momento aggregante, contribuendo al recupero di una coscienza storica. L’obiettivo è di creare uno spazio in cui il teatro torni ad essere il luogo legittimo e insostituibile per l’espressione delle emozioni di una collettività.

Firenza Guidi è una visionaria che è riuscita a vedere oltre già 20 anni fa - commenta la sindaca Emma Donnini - potendo contare sull'appoggio di una politica capace di capirla e comprenderla. Ha saputo dare impulso all'arte valorizzando gli spazi urbani e, soprattutto, valorizzando i giovani, con i quali ha stretto rapporti e collaborazioni che sono proseguiti negli anni. E' stata capace di creare una vera e propria famiglia unita nell'arte, nata 20 anni fa e rimasta tale fino ad oggi”.

Gli spettacoli di Firenza Guidi sono stati ambientati in molti luoghi di Fucecchio, spesso angoli inconsueti che lei ci ha permesso di scoprire o di guardare sotto una luce diversa - aggiunge l'assessore alla cultura Alberto Cafaro - questa valorizzazione del territorio vorrei che proseguisse anche nei prossimi mesi e nei prossimi anni creando un connubio con gli uffici comunali che si occupano di pianificazione del territorio per accendere i riflettori sui luoghi dello sviluppo futuro di Fucecchio”.

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