Il regista tavarnellino Ugo Chiti vincitore del sesto David di Donatello

Il regista tavarnellino Ugo Chiti vincitore del sesto David di Donatello
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I sindaci dell'Unione Comunale del Chianti esprimono tutta la loro stima al regista e autore teatrale

Quando si aggiudica il primo David di Donatello era il 1994, ottenuto per la sceneggiatura di “Per amore, solo per amore” di Giovanni Veronesi, interpretato da Diego Abatantuono. Da allora la fortunata carriera del tavarnellino Ugo Chiti, regista tra i più prolifici e sensibili del panorama artistico contemporaneo, è stata incoronata con l’assegnazione di numerose statuette e premi internazionali tra cui un EFA (European Film Award) alla migliore sceneggiatura. Dal 1994 il regista ha vinto cinque David di Donatello (1994, 2003, 2009, 2017, 2019), due Nastri d'Argento (1995, 2006) e un Globo d'oro nel 2015 come miglior sceneggiatura per il film Il racconto dei racconti - Tale of Tales. A 80 anni Ugo Chiti, grande maestro della scrittura cinematografica e teatrale, ottiene il sesto David per la migliore sceneggiatura originale, condivisa con Roberto Andò a Massimo Gaudioso, del film La stranezza, pellicola ambientata negli anni '20 il cui protagonista, interpretato da Toni Servillo, è lo scrittore e drammaturgo siciliano Luigi Pirandello, affiancato dalla coppia di attori Ficarra e Picone.

“Siamo particolarmente orgogliosi di questo riconoscimento - dichiarano i sindaci dell’Unione comunale del Chianti fiorentino Roberto Ciappi, David Baroncelli e Paolo Sottani - assegnato al grande Ugo Chiti, concittadino e amico delle nostre comunità, che nel territorio ha lavorato instancabilmente con l’obiettivo di radicare e promuovere la cultura teatrale coinvolgendo giovani e adulti, spaziando dall’attività di formazione sin dagli anni ‘80 alla costituzione di una compagnia teatrale, la storica Arca Azzurra che oggi dirige magistralmente”.
Ugo si è distinto nella scrittura drammaturgica coniugando tradizione e contemporaneità - sottolineano - ha tratto ispirazione dal segno autentico e realistico della vita chiantigiana legata alla tradizione rurale e ha rivisitato alcuni dei più celebri capolavori della letteratura di tutti i tempi, privilegiando i classici tra cui Boccaccio, Machiavelli, Shakespeare, Molière, il suo luminoso percorso artistico si lega al nostro territorio anche per la direzione artistica del Teatro comunale Niccolini di San Casciano che lo ha visto impegnato per oltre un decennio”.

Ugo Chiti è autore teatrale di grande rilevanza nel panorama sperimentale. Attivo nel cinema, già negli anni Ottanta, inizia a collaborare con Alessandro Benvenuti, Giovanni Veronesi e Francesco Nuti in veste di co-sceneggiatore nei loro film. Nel 1990 è impegnato come co-sceneggiatore e costumista nel film tratto dal testo Benvenuti in casa Gori diretto da Benvenuti e presente al Festival Europa Cinema. Firma la sceneggiatura di Willy Signori e vengo da lontano insieme a Francesco Nuti e Giovanni Veronesi. Nel 1991 è la volta di Zitti e Mosca di Alessandro Benvenuti e di Donne con le gonne di Francesco Nuti. Nel 1993 ancora con Alessandro Benvenuti firma la sceneggiatura di Caino e Caino con Enrico Montesano. Firma nel 1994 la sceneggiatura di Occhio Pinocchio insieme a Francesco Nuti e Giovanni Veronesi. Debutta come regista cinematografico nel 1996 con il film Albergo Roma (vincitore del premio Kodak) tratto dalla sua commedia teatrale Allegretto (perbene ma… non troppo). Intensifica il proprio lavoro di scrittura cinematografica ottenendo premi e consensi di critica e di pubblico.

Nel 2012 sceneggia il film Reality di Matteo Garrone, che vince a Cannes il Grand Prix della Giuria. Nel 2015 collabora alla scrittura de Il racconto dei racconti di Matteo Garrone, che vince il Golden Globe come migliore sceneggiatura. Nel marzo 2017 vince il quarto David di Donatello della sua carriera per la sceneggiatura del film La stoffa dei sogni di Gianfranco Cabiddu. Nel 2018 sceneggia Dogman di Matteo Garrone. Il film è stato selezionato in concorso a Cannes e per rappresentare l’Italia ai premi Oscar 2019 nella categoria per il miglior film in lingua straniera; vince il quinto David di Donatello per la sceneggiatura. Scrive la sceneggiatura de La vita davanti a sé, il film con il premio Oscar Sophia Loren, diretto da Edoardo Ponti ed entrato nella cinquina dei Golden Globe nell’anno 2021.

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