La famiglia della Misericordia di Empoli dà il benvenuto ai suoi nuovi volontari. Ieri sera, 27 Aprile, nella sede dell’Arciconfraternita in via Cavour a Empoli si è tenuta la cerimonia di consegna degli attestati di qualifica. Un momento di incontro, condivisione e festa per tutto il numeroso gruppo, oltre cinquanta tra cittadini e cittadine, che hanno seguito il corso formativo e ottenuto il riconoscimento che qualifica la loro preparazione, in ambito di protezione civile o di soccorso sanitario.
Un momento importante per tutto il gruppo della Misericordia, come ha spiegato Stefano Santini, Consigliere delegato alla formazione, aprendo la serata: “Questo è un momento importante e emozionante per la nostra Arciconfraternita, per i corsisti e per l’eccezionale gruppo dei formatori. Se oggi entrate a far parte della famiglia Misericordia è perché loro vi hanno trasmesso qualcosa di significativo. Questo è motivo di orgoglio per tutti noi”.
La consegna degli attestati ai volontari è stata anche l’occasione per presentare, ai nuovi arrivati, una parte dei servizi e delle attività che Misericordia segue sul territorio empolese, in ben otto distinti punti della città e coinvolgendo circa trecento confratelli.
“Entrare a far parte della Misericordia significa entrare a far parte di una grande famiglia - sottolinea Gionata Fatichenti, Provveditore dell’Arciconfraternita - e la consegna degli attestati è un momento fondamentale che sancisce questo ingresso e un passaggio concreto dalla formazione all’azione. Essere volontari vuol dire essere persone al servizio delle altre persone. Le attività di Misericordia ci vedono impegnati su vari piani: dall’emporio solidale che segue 250 famiglie empolesi con un aiuto alimentare, un centro di ascolto, la mensa, l’asilo notturno per i senzatetto, libri scolastici per le famiglie incapienti. ‘La misericordia è la locanda in cui l’uomo ferito sa che bussa e gli sarà aperto’. Questo è ciò che noi facciamo ogni giorno, e questo sarà possibile anche grazie al vostro supporto di cuore e di testa”.