Servirà a trattare, in casi selezionati, numerose patologie in ambito proctologico, garantendo al paziente tempi più rapidi sia alla prestazione che alla dimissione. La consegna dello strumento è avvenuta questa mattina presso il San Giuseppe di Empoli da parte della Società Sportiva Empoli fbc tramite la Onlus Empoli For Charity che ha fatto la donazione alla Chirurgia Generale dell’ospedale. Erano presenti Giuseppe Carello, dirigente del presidio ospedaliero in rappresentanza del direttore di presidio, Francesca Bellini, il direttore della Chirurgia del San Giuseppe, Massimo Calistri, il dirigente medico del servizio di Colonproctologia, Tommaso Cioppa e per la Fondazione Empoli For Charity onlus, Alessia Puccini.
“L’utilizzo della tecnologia LASER CO2 - sottolinea Tommaso Cioppa - grazie allo strumento donatoci dalla Società Sportiva Empoli fbc tramite la Onlus Empoli For Charity di cui è Vice Presidente e CEO, Rebecca Corsi, garantisce il raggiungimento di uno standard tecnologico elevato per la nostra chirurgia a vantaggio ovviamente del cittadino. Grazie ad esso sarà possibile trattare, in casi selezionati, numerose patologie in ambito proctologico svolgendo le procedure in anestesia locale e in regime ambulatoriale e garantendo, nel contempo, al paziente sia un accesso rapido alla prestazione che una dimissione precoce. L’utilizzo del laser grazie al ridotto danno termico locale permette, inoltre, una rapida ripresa delle condizioni cliniche e una guarigione altrettanto rapida rispetto ai metodi tradizionali”.
“Il progetto di utilizzare il laser in chirurgia proctologica - aggiunge Massimo Calistri - rappresenta una novità che pone in nostro ospedale in linea con le più moderne realtà a livello regionale. Questa tecnica permette inoltre di snellire il percorso chirurgico per la patologia proctologica minore consentendo anche un risparmio in termini di risorse economiche e di spazi operatori disponibili”.
“Questo device – conclude Stefano Michelagnoli, direttore del dipartimento chirurgico Ausl Toscana centro - permetterà di incrementare l’attività ambulatoriale in ambito proctologico e rappresenta un passo ulteriore verso la deospedalizzazione delle cure”.