Mantellassi presenta il suo programma per Empoli: ''Vinceremo al primo turno''

Mantellassi presenta il suo programma per Empoli: ''Vinceremo al primo turno''
amministrative 2024
La campagna elettorale del candidato del centrosinistra entra nel vivo con la presentazione del programma presso il chiostro del convento degli Agostiniani dove non sono mancate critiche agli avversari

Le note di “Bella storia” di Fedez riempiono la sala del convento degli Agostiniani dove più di un centinaio di sedie sono già occupate da cittadini empolesi che aspettano il candidato del centrosinistra Alessio Mantellassi. Sullo schermo scorrono le immagini dei 23 giorni (dal 20 gennaio al primo marzo) dell’iniziativa Passo dopo Passo: ben 28 visite serrate in ogni angolo di Empoli e frazioni, “360 km rigorosamente a piedi” dirà orgoglioso il candidato. Tra le foto ne spunta anche una con tanto di bandiera rossa del PCI stretta fra le mani. Grazie ai tavoli rotondi e le visite presso i circoli di Empoli, Mantellassi afferma che la partecipazione è stata massiccia e che il programma è “frutto di 450 teste”.

Si prosegue con i saluti delle liste civiche e dei partiti che sostengono la candidatura. Il primo a parlare è il segretario del PD empolese, Simone Falorni, che rivendica fieramente l’antifascismo venendo interrotto da un applauso scrosciante. Falorni ricorda anche che Mantellassi, classe 1995, è iscritto al PD fin da quando aveva 15 anni. È il turno dei saluti di Alleanza Verdi e Sinistra con Massimo Marconcini che conclude con naturalezza che “Alessio è il sindaco di Empoli”. Ayman Nencioni di Azione riconosce che arrivare ad un punto di incontro con il centrosinistra non è stato un percorso privo di ostacoli e di appoggiare una politica vera, “non un passatempo per egomaniaci”. Ultime sono le due liste civiche: “Questa è Empoli” con l’intervento di Elena Fontani e “Alessio Mantellassi Sindaco” con Serena Gasparri che da giovane imprenditrice chiede “una visione a lungo termine, misure contro il caro affitti e offerte culturali e musicali interessanti”.

La presentazione del programma entra nel vivo con Cristina Billeri che si definisce orgogliosamente una “donna di frazione” e che evidenzia alcuni aspetti del programma come la riqualificazione delle frazioni, appunto, e dei quartieri con la nomina di un assessore con delega specifica, il progetto Casa degli empolesi e gli uffici URP distaccati, un parcheggio sotterraneo da 150 posti e il tentativo di riportare a Empoli la sede distaccata dell’Università degli studi di Firenze. Passa la parola a Lorenzo Ancillotti che parla di Scuola e Cultura annunciando che “entro il 2027, dopo 80 anni, disporremo di un teatro comunale” e dipinge Empoli come nuovo polo culturale contro il turismo mordi e fuggi. A fine intervento si crea un siparietto in cui il relatore non riesce a strappare al candidato sindaco la promessa di smettere di fumare se tutto andrà bene.  La parte sulla Sanità e sul Sociale è presentata da Elena Falaschi che insiste sul potenziamento delle case della salute e la creazione di una nuova nella zona est, della figura dell’infermiere di famiglia, degli incentivi al volontariato e dei servizi di prossimità. Di città verde parla poi Alberto Vezzani dell’associazione “Plastic Free” con un carico di promesse che va dalla creazione di un nuovo parco di 25.000 metri quadri nella zona di Santa Maria alla riduzione del 40 per cento delle emissioni di CO2 passando per il raddoppio delle colonnine di ricarica per le auto elettriche. 

Sulla stessa linea l’intervento di Lorenzo Sani su Infrastrutture e Mobilità sostenibile che parla della realizzazione di tre grandi piste ciclabili che colleghino Empoli a Villanova, Martignana e Fontanelle, dell’estensione del biglietto del treno Empoli-Firenze a tutta la città metropolitana, la realizzazione di una strada parallela a Via Sanzio, il completamento della circonvallazione Aldo Moro fino a Ponzano e l’allargamento dei sottopassi ferroviari. Infine la parte relativa allo Sport è presentata da Debora Batistini che ricorda tra i punti fondamentali la manutenzione straordinaria degli impianti sportivi, ad esempio la piscina comunale, e la costruzione di nuovi come quello della scuola elementare di Pontorme, un polo per l’atletica in Via Sanzio e la ristrutturazione, a carico di privati, dello stadio Castellani di cui il Comune di Empoli dovrà mantenere la proprietà. 

Chiude la presentazione Alessio Mantellassi che non manca di tirare bordate agli altri candidati che hanno criticato il suo tour elettorale affermando che “mi hanno detto che sembravo un prete che va a benedire le case ma io rivendico la mia identità, i miei valori e la mia fede perché a Empoli non è un difetto essere cattolico, islamico, ebreo o ateo”. Passa poi “all’offesa più grave di tutte” ossia quella di alcuni utenti che su Facebook lo avrebbero definito “un fascista che farà bere l’olio di ricino a tutti” a cui Mantellassi risponde con una convinta professione di antifascismo. Poi passa al contrattacco. L’accusa rivolta agli altri candidati è quella di avere come unico argomento la critica a Mantellassi stesso, alla sua giovane età, al suo ruolo di Presidente del Consiglio Comunale di Empoli. “Noi non ci candidiamo per sperare di andare al ballottaggio, né per mandare a casa qualcuno, gli altri odiano, noi portiamo i contenuti”, dice. 

Mantellassi, inoltre, difende la sua politica partecipativa, senza attori politici in vista con una dichiarazione esplicita, “oggi hanno parlato gli empolesi, non i politici nazionali che sono presenti ad ogni appuntamento del candidato del centrodestra, ormai praticamente commissariato”. Parla poi del fatto che qualche candidato vorrebbe bloccare lo sviluppo di Empoli, frenare le aziende, allontanare gli investitori e bolla la decrescita felice come una presa in giro. Infine annuncia che “il nostro è un programma politico per i prossimi 10 anni, io sono carico e vinceremo al primo turno”. Insomma, la campagna elettorale empolese è entrata nel vivo e sarà senza esclusione di colpi.

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