Si è tenuta ieri alla casa del popolo di Ponte a Elsa la serata di presentazione della candidatura di Alessio Mantellassi a sindaco di Empoli.
“Una storia empolese” il titolo dell’evento, al quale hanno partecipato 600 persone, che per un paio di ore hanno ascoltato gli ospiti intervenuti e poi il candidato sindaco.
La serata ha visto alternarsi sul palco molti ospiti: il consigliere regionale Iacopo Melio, intervenuto in video, Daniele Sesoldi, capitano storico Use basket, Rossella Dei, insegnante, Gabriele Mascalchi, studente e volontario, Enrico Roccato, Reso Empoli (video) e Francesca Martini, presidente sezioni soci Coop Empoli.
Ognuno di loro ha raccontato la propria storia empolese.
Altre persone hanno contribuito con degli interventi video su temi specifici Martina Biondi, sulla sicurezza, Gianna Francioni sull’importanza della cultura, Rossano Ramazzotti sulle criticità delle frazioni e Giada Benedetti sull’ambiente.
Michele Staino con le sue vignette istantanee ha contribuito a rendere vivace il clima della serata, che ha avuto il suo momento clou con l’intervento del candidato sindaco.
Alessio Mantellassi è salito sul palco e ha raccontato la sua “storia empolese”.
Tanti i temi di cui ha parlato Mantellassi, che ha esordito spiegando perché ha scelto di partire da Ponte a Elsa: “Ho scelto questa casa del popolo perché è casa mia, sono nato a Ponte a Elsa, ci vivo tuttora. Qui ho tanti amici e conosco praticamente tutti. Ponte a Elsa è la frazione più grande delle 18 di Empoli. Il primo impegno che mi sento di prendere stasera è quello di dire che i prossimi saranno gli anni delle frazioni”.
Fra i punti cardine del programma c’è infatti una maggiore attenzione alle frazioni, con l’istituzione di un assessorato specifico, che seguirà progetti e obiettivi con una programmazione di cinque anni mirata a risolvere problemi e criticità del territorio.
“Inoltre - continua Mantellassi - mi impegno a riunire periodicamente la giunta e ad avvicinare alcuni servizi comunali nelle frazioni. Ci sarà grande attenzione alla manutenzione e al verde pubblico. Faremo una campagna di ascolto capillare, località per località. Dedicheremo a tutte le diciotto frazioni il tempo che meritano: da Fontanella a Cortenuova, da Casenuove a Marcignana, senza lasciare indietro nessuno. Vogliamo organizzare un percorso partecipativo per far mergere le priorità di ogni singola zona”.
Una nuova visione di città, su questo Mantellassi ha costruito un passaggio importante del suo discorso: “Servirà rivedere e riorganizzare complessivamente la nostra mobilità. Faccio tre proposte concrete: dobbiamo liberare il centro dal traffico, completando la circonvallazione Aldo Moro collegandola a Ponzano; le piste ciclabili hanno senso se diventano una alternativa all’uso delle auto, quindi priorità assoluta alla mobilità sostenibile con queste piste ciclabili: Casenuove-Pozzale-centro, Fontanella-Ponte a Elsa-centro, Villanuova-centro; infine una città amica dei pedoni con le zone 30 nei centri abitati di frazione e non solo e zone esclusivamente pedonali”.
La mobilità sostenibile è - secondo Mantellassi - una strategia per il miglioramento della qualità della vita, che passa anche dalle politiche ambientali: “Molto è stato fatto a Empoli grazie al Patto per il verde, la cui attuazione sarà essenziale e aiuterà a cambiare l’approccio e la visione del verde urbano. Ma io ho in mente di aumentare di 35mila metri quadrati il verde pubblico empolese! Questo con la realizzazione di un parco urbano a Santa Maria, una grande opera di apertura del quartiere e un nuovo polmone verde per Empoli”.
Mantellassi ha ricordato e ringraziato per il grande lavoro che fanno il mondo del volontariato, delle cooperative, delle società sportive, delle associazioni sociali e culturali che fanno di Empoli una città accogliente e solidale, che non lascia indietro nessuno.
Al centro del programma anche la cultura: “Voglio dirlo con chiarezza: il teatro civico a Empoli si farà, a meno che il governo nazionale non si prenda la responsabilità di stoppare il progetto! Empoli ha nella cultura il suo punto di forza e vorrei diventasse il nostro tratto distintivo. La cultura non va considerata una spesa, ma un investimento, un servizio pubblico, necessario per coltivare i saperi, educare al confronto democratico. Immagino che Palazzo Ghibellino diventi un palazzo dedicato all’arte e alla cultura, partendo dalle associazioni che sono lì presenti e aprendosi a nuovi scenari”.
Prendendo spunto dalle suggestioni del video di una commerciante, che ha il suo negozio in zona stazione, si è parlato anche di sicurezza: “Ci sono alcune zone di Empoli che soffrono più di altre in merito alla sicurezza. Dovremo mettere in campo progetti vari, che possano animare queste zone, con attività che rappresentino anche presidi. Ma è altresì importante potenziare la presenza delle forze dell'ordine sul nostro territorio e soprattutto nelle zone sensibili. Dobbiamo ripensare piazza Don Minzoni rendendo gli spazi più fruibili, più aperti e più moderni”.
“Sviluppo economico e lavoro sono stati temi centrali: «Voglio essere chiaro su questo: dire no alle infrastrutture non significa essere ambientalisti. Per crescere c’è bisogno di strade e infrastrutture adeguate, senza consumo di suolo inutile ma garantendo la crescita. Quindi dovremo proseguire ad investirci. Ad esempio la strada da Carraia a Ponzano, cioè la prosecuzione della circonvallazione Aldo Moro. Sono opere che servono allo sviluppo della città”.
“Le imprese di Empoli garantiscono circa 20mila posti di lavoro. Se cresce la città, aumentano i posti di lavoro e si diventa più attrattivi.
Nelle nostre due aree produttive, il polo tecnologico di Villanuova e Terrafino, è necessario un potenziamento della manutenzione stradale e l’affermazione di un principio: la zona industriale non è solo un centro di produzione dove si concentrano aziende, ma pure un luogo le persone trascorrono tanto tempo. Per questo bisogna guardare a progetti di welfare aziendale, come asili nido o mense aziendali privati, dove trovare anche servizi ala persona e ai lavoratori. Inoltre è necessario potenziare il collegamento del trasporto pubblico locale con quelle aree. Non dimentico il commercio e l’artigianato di qualità, servirà attenzione alle botteghe di frazioni, ormai presidi si servizi e socialità”.
Mantellassi ha concluso il suo intervento ricordando la battaglia del 1397 di Empoli contro la forte San Miniato, vicenda da cui deriva la tradizione del Volo del Ciuco.
“Quella storia ci insegna che per Empoli non ci sono sfide impossibili. La storia ci insegna che nonostante le difficoltà ci siamo sempre rimboccati le maniche e siamo ripartiti.
Vogliamo proteggere Empoli e non dividerla. Siamo aperti al contributo di tutti i cittadini, perché a livello amministrativo contano le relazioni e i progetti per la città.
Abbiamo un solo grande obiettivo. La nostra città, Empoli”.
Foto credits: Uff. stampa Alessio Mantellassi Sindaco