E' scesa in campo ieri nella prima gara dell'Europeo (Women's Euro Beach Soccer League 2023) di Beach Soccer con la Nazionale Italiana. Margherita Cirri, originaria di Montespertoli attualmente in forza all'Aquila Montevarchi, ha giocato la prima gara del torneo con le azzurre che hanno battuto la Svezia per 5-2. In attesa della prossima partita contro la Repubblica Ceca, che andrà in scena venerdì 22 Settembre alle ore 16.45 (diretta su Rai Play), le abbiamo rivolto alcune domande.
Cosa si prova a far parte di una nazionale così giovane?
“Beh, far parte della Nazionale è un sogno. Disputare un Europeo (Women's Euro Beach Soccer League 2023 - Superfinal - Alghero) è un qualcosa che non si può spiegare. Essendo la più giovane, insieme ad una mia compagna, posso solo che rubare con gli occhi. Ci sono giocatrici, come Debora Naticchioni, che giocano da anni e indossano la maglia della Nazionale fin dalla sua nascita. Devo crescere e ogni singolo consiglio delle mie compagne cerco di farlo mio riportandolo in campo”.
Le Superfinal della Women's Euro Beach Soccer League sono senza dubbio un palcoscenico importante con avversari di valore: come avversario ti preoccupa di più la Svezia o la Repubblica Ceca e perchè?
“Tutte le partite iniziano 0-0. Siamo determinate e non abbiamo paura di scendere in campo. Svezia e Repubblica Ceca sono due squadre molto fisiche ma se giochiamo come sappiamo, unite, possiamo sfruttare al meglio le nostre qualità e toglierci delle belle soddisfazioni”.
In quale aspetto calcistico e personale ti aspetti di crescere di più facendo questa esperienza?
“Esperienze come queste, ti lasciano veramente tanto. Sono momenti che auguro di vivere a chiunque perché ti lasciano un bagaglio di emozioni incredibile. Ho un tatuaggio che, secondo me, descrive al meglio ciò che sto provando a far capire: 'Se due sistemi interagiscono tra di loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati, non possiamo più descriverli come due sistemi distinti, ma in qualche modo sottile diventano un unico sistema' (cit. Paul A. M. Dirac). Sono sicura che tornerò a casa con una valigia piena di esperienze di vita, di calcio, di emozioni e, perché no, con un ennesimo sogno realizzato”.