Si sono conclusi la scorsa settimana i lavori per la riqualificazione di un tratto dei marciapiedi di via Taddeini, principale arteria che segue il tracciato della via Volterrana collegando il centro di Montespertoli con le direttrici principali per Castelfiorentino, Certaldo ed Empoli.
Il progetto aveva un quadro economico di 90.000 Euro e consisteva nella demolizione e nel rifacimento dei marciapiedi esistenti. L’intervento fa parte di un percorso progressivo di riqualificazione di tutti i marciapiedi di via Taddeini, che è una delle vie principali del capoluogo e che è frequentemente utilizzata dalla cittadinanza. Le lavorazioni sono consistite nell’allargamento dei marciapiedi laddove compatibile con le dimensioni della carreggiata stradale e nel rifacimento della pavimentazione, che è passata dall’asfalto alle mattonelle autobloccanti. L’intervento è partito da piazza Unità d’Italia e si è interrotto sull’attraversamento pedonale presso il civico 213. Oltre all’allargamento del percorso e alla nuova pavimentazione sono stati installati parapedonali per impedire la sosta e garantire la percorrenza ai pedoni.
L’investimento è stato possibile grazie alle risorse stanziate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per lo sviluppo sostenibile, già impiegate nelle annualità precedenti per analoghi interventi di abbattimento delle barriere architettoniche sia nel capoluogo sia nelle frazioni del territorio.
“Via Taddeini è il primo accesso al paese per tante persone e aveva marciapiedi non all’altezza - commenta il Sindaco, Alessio Mugnaini - per questo dallo scorso anno abbiamo iniziato a riqualificare i tratti dove i marciapiedi erano peggiori, con l’obiettivo di trovare ogni anno nuove risorse per completare l’intervento sull’intera via. Siamo convinti di questa operazione, così come eravamo convinti degli altri marciapiedi riqualificati con i fondi nazionali ed europei, perché crediamo che riqualificare i marciapiedi e abbattere le barriere architettoniche laddove le dimensioni della strada lo consentono siano segni di attenzione e di cura, soprattutto nei confronti di anziani, famiglie e persone con disabilità motorie. Resta comunque ancora tantissimo da fare, e per questo non possiamo accontentarci”, conclude.