Una mattinata di scoperta e partecipazione attiva tra tecnologie all’avanguardia,economia circolare e buone pratiche ambientali. Sabato 19 aprile l’impianto di digestione anaerobica di Montespertoli ha accolto nuovamente numerosi cittadini per un tour guidato alla scoperta delle tecnologie più avanzate nella gestione dei rifiuti organici. L’iniziativa, promossa dal Comune di Montespertoli e da Alia Multiutility, è arrivata dopo quella di sabato 5 aprile e ha confermato l’interesse crescente della comunità per i temi dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale.

Durante la visita, i partecipanti hanno potuto conoscere da vicino il processo che consente di trasformare i rifiuti organici in biometano – energia rinnovabile immessa nella rete nazionale – e in compost di qualità per l’agricoltura. Un’occasione concreta per comprendere il valore della raccolta differenziata e il ruolo strategico dell’impiantistica toscana nella transizione ecologica.
Il polo di Casa Sartori – inaugurato nel 2024 con un investimento di 75 milioni di euro – rappresenta un’infrastruttura chiave per la Toscana. Con una capacità di trattamento che, entro il 2027, raggiungerà le 160.000 tonnellate di rifiuti organici e verdi all’anno, l’impianto produrrà fino a 12 milioni di metri cubi di biometano e 35.000 tonnellate di compost. Attualmente sono già in trattamento circa 130.000 tonnellate annue. Il sito si distingue anche per l’attenzione all’integrazione ambientale e architettonica nel territorio del Chianti fiorentino.

Visto il successo delle prime due giornate, Alia e il Comune di Montespertoli stanno già lavorando a un programma di visite strutturate, destinato alle scuole, ai gruppi organizzati e agli stakeholder istituzionali. L’obiettivo è fare di Casa Sartori un punto di riferimento regionale per l’educazione ambientale e la divulgazione scientifica sul ciclo dei rifiuti.