Alia Multiutility Toscana, in riferimento ai dubbi e alle valutazioni sollevate dal Coordinamento delle associazioni No Multiutility e per evitare inutili strumentalizzazioni, ribadisce che il progetto di creazione della Multiutility Toscana è stato definito e approvato in scrupoloso ossequio ai principi giuridici vigenti e alla disciplina di settore. In merito alla sentenza 159/2023 della sezione Toscana della Corte dei conti, citata dai Comitati, si chiarisce che il principio – richiamato nel dispositivo – relativo alla titolarità delle reti e delle altre dotazioni patrimoniali, non ha alcun impatto sul processo di aggregazione. Peraltro, si condivide pienamente il principio giuridico contenuto nella citata sentenza in base al quale la titolarità dei beni afferenti al demanio indisponibile, anche ai sensi dell’articolo 826 e seguenti del Codice civile, debba essere necessariamente pubblica. Nella fase dell’individuazione delle più idonee modalità di gestione delle singole concessioni di servizio idrico integrato, tale principio sarà indubbiamente rispettato con le modalità più rigorose possibili, come peraltro già avvenuto nella fattispecie paragonabile di Consiag Servizi Comuni. L’attività industriale d’interesse della Miltiutility viene esercitata in concessione e a prescindere dal presupposto della titolarità delle infrastrutture e degli impianti.