Sono 2.005.000 euro i soldi ottenuti dall’Amministrazione comunale per l’intervento di consolidamento della pendice est del colle di Certaldo Alto, che presenta una propensione al dissesto e all'erosione accelerata, sia per le elevate pendenze e caratteristiche dei terreni, sia per la passata erosione ai piedi del torrente Agliena.
Il finanziamento da parte del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza nell'ambito della Missione 2, rivoluzione verde e transizione ecologica, Componente C4, "tutela del territorio e della risorsa idrica" Investimento 2.2. "Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei Comuni" (cosiddette medie opere) e ha già visto il Comune di Certaldo ottenere negli anni passati i fondi per il completo rifacimento della passerella pedonale di Via Trento, attualmente in fase di cantiere.
Il progetto rientra tra i 2mila relativi a sicurezza del territorio e degli edifici pubblici presentati dai Comuni italiani, ai quali sono stati concessi i finanziamenti originariamente previsti per le annualità 2024 e 2025. L'anticipo delle risorse è legato alla necessità di raggiungere il target finale che prevede il completamento di almeno 5mila interventi per lavori di media portata entro il primo trimestre del 2026, rispettando il vincolo per cui almeno il 40% degli investimenti sia destinato alla messa in sicurezza del territorio contro i rischi idrogeologici.
La giunta comunale certaldese aveva approvato nel maggio 2021 un progetto preliminare per lavori di consolidamento a stralci del versante del colle di Certaldo Alto per un importo complessivo di oltre 5 milioni di euro. "All’inizio pensavamo di attivare la progettazione per un primo lotto di tutta l'opera e di richiedere in un secondo momento un finanziamento nell'ambito del Piano regionale di difesa idraulica - afferma il vicesindaco con delega ai lavori pubblici Francesco Dei -, ma con tale scorrimento della graduatoria, che porta a circa 16 milioni di euro il pacchetto di risorse ottenute dal Comune con il PNRR, riusciamo a mettere in sicurezza definitivamente la parete evitando ulteriori erosioni”.
I primi interventi di protezione antierosione e regimazione idraulica sono datati 1930, ad opera del Genio Civile. Nel decennio precedente fu addirittura deciso di abbattere le abitazioni sul lato est di via del Rivellino proprio a causa del rischio smottamenti.
A metà anni ‘90, con successivi sette stralci funzionali finanziati dalla Regione Toscana e dal Comune di Certaldo, furono eseguiti ulteriori interventi di consolidamento e bonifica, dal momento che alcuni eventi franosi, connessi a precipitazioni eccezionali, avevano deteriorato in materia significativa l'opera di consolidamento condotta negli anni ‘30. L'ultimo intervento risale al 2016, con l'inserimento di una prima paratia nella parte mediana del versante, sotto le terre armate superiori.