Daniele Vanni, segretario del Partito democratico di Vinci, interviene sull’annunciato definanziamento del Pnrr, annunciato nei giorniscorsi dal Governo e che ha gettato nel panico molti amministratori:
«Il Pnrr rappresenta una grande opportunità per il Paese e una svolta per molti enti locali. Grazie alle risorse stanziate molti comuni potranno realizzare opere ed interventi che con le risorse dei propri bilanci non avrebbero mai potuto pensare di finanziare.
A Vinci, in particolare, le risorse intercettate attraverso i bandi del PNRR ammontano ad oltre 10 milioni di euro, tra questi rischiano di essere tagliate dal governo, con la decisione della cabina di regia del 27 luglio, oltre 5 milioni di euro.
In particolare-continua Vanni- rischia il progetto Vinci immaginari futuri, finanziato interamente per 3,4 milioni di eruo, con le risorse dei Piani Urbani integrati, che prevede la realizzazione di opere pubbliche mirate alla riqualificazione del centro storico tra cui la realizzazione di nuovi parcheggi, la riqualificazione e messa in sicurezza del percorso pedonale che porta al centro storico, la riqualificazione di Piazza della Libertà, di via Roma, della Pinetina della doccia e di via Rossi con nuovi punti panoramici.
Una scelta importante dell’attuale amministrazione guidata dal sindaco Torchia per favorire una trasformazione del borgo di Vinci che possa renderlo più attrattivo per i turisti e più sicuro per i cittadini. Una nuova stagione per Vinci che adesso rischia di essere compromessa dalla scelta fatta dal Governo Meloni di definanziare per circa 16 miliardi alcuni progetti del Pnrr.
Si colpiscono i Comuni-accusa il segretario - che sono i soggetti istituzionali più prossimi ai cittadini, capaci di intercettare i fabbisogni reali del territorio ed in grado di spendere le risorse del Pnrr. Con questa scelta si crea incertezza e si mettono a rischio interventi fondamentali per i nostri comuni. Il Pnrr nasce come strumento per creare sviluppo e permettere al Paese di migliorare il proprio territorio in termini di servizi, sviluppo, transizione ecologica e infrastrutture.
Come si può pensare di definanziare opere già progettate e su cui il personale degli enti locali è stato impegnato negli ultimi mesi per rispettare le scadenze? Mi auguro- conclude - che da parte del Governo ci sia un ripensamento o almeno una riassegnazione in tempi rapidi delle risorse necessarie per non far saltare le numerose opere pubbliche progettate per lo sviluppo del territorio».