Scrivere con l'intelligenza artificiale: come fare (bene) e più in fretta

Scrivere con l'intelligenza artificiale: come fare (bene) e più in fretta
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Dalla struttura del testo ai prompt giusti: ecco come sfruttare l'intelligenza artificiale per creare contenuti di valore

Oggi voglio raccontarti come l’intelligenza artificiale può diventare una vera alleata nella scrittura di contenuti per il web: articoli per blog, testi per siti, post da ottimizzare per i motori di ricerca. Non parliamo di sostituire il tocco umano, ma di affiancarlo per rendere tutto più veloce, più fluido e anche più creativo.

Partiamo dalla struttura del testo

Quando scrivi un contenuto per il web, la struttura è fondamentale. Una buona scaletta ti aiuta a restare chiaro, ordinato, coinvolgente.
Di solito io seguo questo schema semplice:

Titolo: deve catturare l’attenzione, ma anche anticipare il contenuto. Deve essere chiaro e utile.

Catenaccio (o sottotitolo): in una riga o due, serve a spiegare meglio di cosa si parlerà e perché il lettore dovrebbe continuare.

Corpo del testo: diviso in paragrafi brevi, frasi semplici e ritmo fluido. Nel corpo del testo è importante partire individuando chiaramente l’argomento di cui si parla. A seguire, si sviluppa un’introduzione che inquadra il tema e cattura l’attenzione del lettore. Il cuore del paragrafo è il focus: qui si entra nel dettaglio, si spiegano i punti chiave, si forniscono dati, esempi o analisi. Infine, si chiude con una conclusione che tira le fila del discorso e, dove possibile, si propongono soluzioni o spunti di riflessione. Più leggibile è, meglio è.

A questo si aggiungono i tag, utili per categorizzare: l'intelligenza artificiale ti pùò aiutare a trovare quelli più adatti.

Nella stesura occorre stare attenti alle keyword, ovvero le parole chiave per aiutare Google a capire di cosa stai parlando. Quelle giuste si scelgono in base all’argomento, al pubblico e agli obiettivi SEO.

E qui entra in gioco l’intelligenza artificiale

Scrivere può essere faticoso, soprattutto quando si hanno tante cose da fare. A volte ci blocchiamo su un paragrafo, non ci viene il titolo giusto, o semplicemente non abbiamo tempo.
Ecco dove l’AI può dare una mano concreta:

Ti aiuta a buttare giù la prima bozza, partendo da poche indicazioni.

Ti propone alternative quando hai dei dubbi su un passaggio.

Ti suggerisce titoli più efficaci, catenacci più incisivi, finali più coinvolgenti.

Ti segnala se hai usato troppo spesso una parola, o se puoi migliorare la leggibilità.

Ti aiuta a ottimizzare i testi in chiave SEO, anche se non sei un esperto tecnico.

Non si tratta di lasciare tutto in mano alla macchina, ma di usarla come un collaboratore: tu metti l’idea, la visione, il tono di voce. L’AI ti velocizza, ti supporta, ti stimola.

Come dare i prompt giusti

Un punto chiave è questo: l’IA lavora bene se le chiedi bene. I “prompt” sono le istruzioni che dai. Più sono chiari e specifici, più il risultato sarà utile.

Ad esempio:

“Scrivimi un titolo per un articolo che parla di come risparmiare energia in casa” è meglio di “Scrivimi un titolo”.

“Fammi una scaletta per un articolo SEO sul bonus ristrutturazione, tono semplice, target over 50” è ancora meglio.

Puoi anche darle il tuo testo e chiederle: “Rendilo più chiaro”, “Riformula in tono ironico”, “Aggiungi un esempio pratico”, “Semplifica in 5 punti”.

Insomma, scrivere con l’AI non vuol dire scrivere peggio, ma meglio. È un modo per liberare tempo e concentrazione, per migliorare i contenuti, per avere sempre un supporto a portata di clic.
E soprattutto, ti permette di fare di più con meno fatica.

Provala, sperimenta, prendici confidenza. L’intelligenza artificiale non è il futuro: è uno strumento del presente, e se impari ad usarlo bene… ti cambia il lavoro.

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Immagine di copertina creata con ChatGpt inspired by Akqa

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