Una grande partecipazione popolare e istituzionale ha caratterizzato ieri la commemorazione per il 79° anniversario dell'Eccidio del Padule di Fucecchio, la terribile strage nazista del 23 agosto 1944, quando l'esercito tedesco in ritirata pianificò a realizzò il massacro di 174 civili inermi, in gran parte donne, bambini e anziani, nel territorio compreso tra i comuni di Cerreto Guidi (FI), Fucecchio (FI), Larciano (PT), Monsummano Terme (PT) e Ponte Buggianese (PT). Una lunga scia di sangue, dalla vittima più giovane, la piccola Maria Malucchi di appena 4 mesi, alla più anziana, Carmela Arinci di 94 anni, una donna cieca fatta esplodere con una bomba a mano piazzata nella tasca della vestaglia. La barbarie che si abbatté all'alba di quel giorno nell'area palustre tra le province di Firenze e Pistoia è stata riportata alla memoria dallo spettacolo “Diciassette proiettili la trafissero nel petto”, ideato e diretto dalla regista Firenza Guidi e realizzato dagli attori della compagnia Elan Frantoio. La rappresentazione si è ispirata alle vicende della giovane Alessandra Settepassi: figlia di una famiglia fiorentina benestante, amava trascorrere le vacanze nella fattoria di famiglia in Padule. Venne uccisa, allora diciassettenne, dai nazisti con 17 colpi di arma da fuoco.
Lo spettacolo è stato solo una parte della commemorazione che quest'anno è stata organizzata dal Comune di Fucecchio, nella frazione di Massarella, tra piazza 7 Martiri e il Parco della Rimembranza. Dopo la messa nella Pieve di Santa Maria, officiata dal vescovo di Pescia, Monsignor Roberto Filippini, la commemorazione è proseguita con gli interventi del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, del sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli, della console della Repubblica Federale di Germania, Susanne Welter, e del presidente del consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo.
Momento particolarmente toccante è stata la deposizione delle corone alla stele del Parco della Rimembranza (realizzato nel 2015 con il contributo della Germania), accompagnata dalle musiche della fanfara dell'Associazione Nazionale Bersaglieri sezione di Firenze, si è tenuta dopo il corteo delle autorità e dei Gonfaloni che ha invaso la piazza e le strade di Massarella con i simboli della Regione, dei 5 comuni teatro della strage, delle province di Firenze, Pisa e Pistoia, e di decine di comuni che hanno voluto omaggiare le vittime partecipando con i loro rappresentanti alla commemorazione. Un partecipazione che ha coinvolto anche tantissime associazioni, dai giovani di #Fucecchioèlibera alle sezioni Anpi provenienti da mezza Toscana, dall'Aned alle associazioni dei reduci e dei combattenti, fino a quelle dei familiari delle vittime e a tante altre. Una piazza traboccante di commozione che ha reso omaggio fino al tramonto alle 174 persone che persero la vita 79 anni fa nella strage nazista che insanguinò il Padule di Fucecchio.
GLI INTERVENTI
Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana: “Quando parliamo dell'Eccidio del Padule di Fucecchio parliamo di una delle stragi più efferate commesse dai nazisti, con la complicità dei fascisti di casa nostra. Noi in Toscana avemmo 4.500 vittime. Fu il punto più basso, dal punto di vista dei valori, mai raggiunto in Europa dall'inizio della civiltà. La Regione Toscana, invece, per sottolineare i valori di libertà e democrazia che riconquistammo ha voluto inserire nel suo Gonfalone l'immagine del Pegaso, il cavallo alato simbolo del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale”.
Alessio Spinelli, sindaco di Fucecchio: “Quello che avvenne in queste campagne 79 anni fa non fu una battaglia tra soldati. Qui accadde qualcosa di disumano: una violenza cieca che non risparmiò nessuno e che vide madri uccise davanti ai propri figli, bambini e anziani eliminati con un colpo di fucile. Una strage che per decenni è rimasta senza colpevoli e che solo dal 2005, grazie alle sentenze del procuratore generale Marco De Paolis, ha visto mettere nero su bianco nomi e cognomi dei responsabili”.
Susanne Welter, console generale della Repubblica Federale di Germania a Milano: “Non dobbiamo mai dimenticare quelle persone a cui è stata brutalmente tolta la vita, né quelle persone che soffrono ancora oggi per le conseguenze del massacro. Il rispetto per loro ci impone di impegnarci ancora di più per l’umanità e i diritti umani, per la libertà e la democrazia. Fucecchio oggi non è solo un luogo commemorativo. Fucecchio è anche un luogo di incontro e di riconciliazione. Sono estremamente grata di potervi partecipare.“
Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana: “Compito delle istituzioni è quello di diventare 'amplificatori di memoria' in un tempo in cui i testimoni di quelle terribili nefandezze non ci sono più. La Toscana è da sempre terra che ha saputo fare scelte coraggiose e anche qui a Massarella voglio riaffermare l'esigenza di consolidare quel patto tra istituzioni e cittadini verso l'impegno quotidiano nella memoria. Ringrazio Fucecchio e le amministrazioni comunali, tutti i sindaci dei Comuni del Padule e la console tedesca Susanne Welter per la presenza e le sue parole, e tutte le associazioni per l'impegno costante nel coltivare i valori della nostra Resistenza. Grazie anche alle attrici e agli attori diretti da Firenza Guidi che hanno messo in scena uno spettacolo toccante".