E’ arrivata dalla Francia la splendida prestazione di Giovanni Grasso, empolese di adozione, che si è imposto nella sua categoria, alla 50^ edizione della salita di Col St Pierre, graziosa cittadine dell’Occitania, regione a sud della Francia, che da mezzo secolo ospita una delle gare più apprezzate e seguite del panorama europeo delle cronoscalate.
Il driver ha infatti raggiunto un ottimo primo posto di Gruppo 4, categoria alla quale la sua Renault 5 era assegnata ed anche un ottimo posto nella classifica generale dei piloti partecipanti alla Coppa Fia della Montagna. Gli avversari, provenienti da diverse nazioni europee hanno battagliato sul percorso, quello che da Col St. Pierre porta a Saint Jean Du Gard, fino all’ultimo dei 5 km dedicati alla gara, tortuosa, ma ugualmente veloce e di difficile interpretazione.
Ha suscitato grande curiosità il mezzo portato in gara, una Renault 5 senza il classico motore turbo ma dotata di un propulsore aspirato proveniente da un’altra vettura, sempre della casa francese. Questo progetto, sicuramente inusuale, è nato dalla passione, dalla competenza e dall’impegno di tutto il Grasso Racing Team, una vera e propria equipe dedita alla gestione di vetture da corsa, impegnata durante l’anno con diversi piloti in molte gare che si svolgono in tutto il territorio italiano, in varie specialità, dalla pista alla salita.
Grande interesse ha dunque creato negli appassionati transalpini, accorsi in massa a vedere la classica competizione francese nella quale hanno gareggiato oltre 160 vetture di ogni tipologia, elaborazione e potenza. Giovanni Grasso si è dichiarato molto soddisfatto della prima uscita ufficiale della sua creatura, vettura che sicuramente deve togliere qualche piccolo problema di gioventù, dovuto ad un progetto innovativo ma molto complicato ed ambizioso, ma che ha dato filo da torcere ad una concorrenza agguerrita, soprattutto tenendo conto della sua prima partecipazione assoluta.
Il feeling è stato decisamente buono e ha confermato le ottime impressioni avute nei test svolti in pista, nonostante ci fossero da controllare tutte le varie componenti racing della sua vettura, dal motore, al cambio, dall’elettronica all’assetto, ma il grande lavoro compiuto nel periodo invernale ha fatto si che tutto funzionasse già dai primi metri percorsi. Un primo passo dunque importante ai fini dei prossimi impegni esteri che porteranno il pilota, rappresentante della scuderia toscana Vueffe Corse a gareggiare negli angoli estremi d’Europa, dalla Polonia alla Slovenia, per confrontarsi senza paura con molti avversari temibili ed agguerriti.