L’Unione dei Comuni dell’Empolese Valdelsa manifesta con forza la propria opposizione alla decisione della Città Metropolitana di Firenze di accorpare la dirigenza dell’Istituto Comprensivo 'Gonnelli' di Gambassi Terme e Montaione con un altro istituto del territorio. Si tratta di una scelta che penalizza l’area dell’Empolese Valdelsa, ridimensionando ulteriormente presidi educativi essenziali e colpendo un istituto già virtuoso che ha risposto in anticipo alle esigenze della rete scolastica intercomunale.
“Tagli ai servizi scolastici sono sempre inaccettabili. Chiediamo rispetto per un territorio che ha già subito accorpamenti e che le decisioni siano basate su criteri educativi e logistici non solo storici. Il criterio scelto per salvare il Liceo Galileo di Firenze tiene conto solo della storia di una scuola e non considera aspetti educativi e logistici che invece dovrebbero essere primari. Per gli accorpamenti degli istituti si dovrebbe adottare il criterio che questi debbano avvenire nello stesso contesto cittadino e non costringere due comuni a perdere la propria identità scolastica, identità costruita da molti anni. La nostra Unione dei Comuni è di fatto il secondo territorio metropolitano e ci aspettavamo un coinvolgimento che non è avvenuto, non possiamo quindi accettare ne il merito ne il metodo di questa decisione”, dichiara il Presidente dell’Unione Alessio Mugnaini.
La decisione dell’accorpamento, prevista per l’anno scolastico 2025/2026, nasce dalla normativa nazionale che impone tagli al comparto scolastico. Tuttavia, nella recente concertazione, la Città Metropolitana ha deciso di applicare il criterio di salvaguardia per gli istituti storici del centro di Firenze, come il liceo classico 'Galileo', sacrificando invece realtà territoriali periferiche come quello l’Empolese Valdelsa. Una scelta che, secondo tutti i sindaci dell’Unione, ignora le specificità del territorio e mette a rischio la qualità dell’offerta educativa locale.
“L’istituto Comprensivo Gonnelli di Montaione e Gambassi Terme è già il frutto di scelte virtuose da parte delle due Amministrazioni che decisero di dare vita ad un istituto sovracomunale creando una risposta di rete educativa prima ancora che fossero le norme ad imporlo - spiega Emma Donnini, Sindaco di Fucecchio con delega alla scuola per l’Unione Empolese valdelsa - oggi si chiede ad un istituto che già vede due Amministrazioni coinvolte di razionalizzare ulteriormente. La domanda fondamentale è se questo ulteriore accorpamento permetterà agli alunni, alle famiglie e al personale di queste scuole di continuare ad offrire la qualità didattico educativo che ha sempre contraddistinto l'istituto. Il Governo sta sbagliando completamente rotta! Chiudendo istituzioni scolastiche e mettendo i territori in una situazione come quella che riguarda la nostra provincia si chiede semplicemente di risparmiare dove invece lo Stato dovrebbe fare di tutto per investire, provando a invertire rotta in un paese colpito dall'abbandono scolastico e da un crescente e preoccupante allarme educativo che sta portando sempre più problemi sociali”.
I sindaci dell’Unione contestano quindi sia il metodo che il merito con i quali ci si avvia a prendere una decisione così importante. In primo luogo troviamo decisamente scorreto il metodo con il quale la Città Metropolitana ha comunicato questa decisione ovvero attraverso un comunicato stampa di sabato pomeriggio che annuncia come già decisa una cosa che dovrà essere poi votata dal consiglio metropolitano, in sfregio a tutti i consiglieri metropolitani. Se è evidente che il problema nasce dalla incomprensibile decisione del Governo di imporre tagli al sistema scolastico è altresì vero che nell’ambito della scelta su chi accorpare il primo criterio da rispettare era non essere sotto i 600 alunni iscritti e il Gonnelli supera questo primo paletto mentre il Liceo Galileo di Firenze no. Inoltre, visto la tipologia di istituto, si poteva pensare ad un accorpamento delle dirigenze di due istituti di istruzione secondaria accorpando la dirigenza del Galileo a quella del vicino Michelangiolo, una scelta di questo tipo avrebbe impattato meno che un accorpamento di un istituto comprensivo in contesto rurale che costringerà genitori di alunni per esempio di scuola d’infanzia a doversi spostare per parlare con la dirigenza scolastica o fare pratiche presso l’ufficio scolastico.
Accorpare l’Istituto Gonnelli ad un altro dell’Empolese Valdelsa vuol dire creare un istituto nel quale la dirigenza deve muoversi su un territorio che sarà di circa 280 km quadrati mentre la città di Firenze ha una estensione di circa 100 km quadrati e potrebbe accorpare dirigenze di istituti distanti qualche centinaia di metri preservando comunque la storicità dei singoli plessi scolastici.
Se la volontà della Città Metropolitana è davvero quella di essere un ente che fa politiche integrate di area vasta e di non far sentire nessun cittadino di serie B è necessario che, in ogni decisione, si applichino criteri che non guardino solo ai bisogni di Firenze città.
Con questa decisione oggi tocca all’Empolese Valdelsa ma se i criteri che si adotteranno da ora in avanti saranno questi la prossima volta toccherà ad un altro territorio esterno alla città di Firenze. La Giunta dell’Unione dei Comuni dell’Empolese Valdelsa sottolinea quindi con forza la sua contrarietà a questa scelta che penalizza il Gonnelli e preannuncia che metterà in atto tutte le azioni possibili per opporsi a un provvedimento che ritiene lesivo per il territorio.