"Privilegiare la sicurezza, la fruibilità e la funzionalità di un'arteria molto importante del nostro territorio, eliminando situazioni di quotidiana criticità nella convivenza tra auto, bici e pedoni: è stata questa la nostra priorità nell'importante intervento che ha riguardato la centralissima via Pestalozzi e del quale rivendichiamo la scelta con orgoglio". Il sindaco di San Miniato Simone Giglioli replica alle accuse della Lega San Miniato e di Cambiamenti, al termine dei lavori da 520mila euro che hanno interessato la strada di San Miniato Basso.
"Questo intervento ha visto il rifacimento completo dell'asfalto anche lungo la rotatoria di via dei Mille, una porzione di viabilità strategica per l'accesso al nostro territorio - commenta il sindaco - le dimensioni della sede stradale lungo via Pestalozzi sono a norma e non c'è stata alcuna violazione in tal senso. Quello che abbiamo scelto di fare è di realizzare la pista ciclabile sollevandola dalla sede stradale, in modo da garantire una maggiore sicurezza a chi utilizza questo percorso per accedere alle tante attività che insistono su questo tratto. Il ridimensionamento della sede stradale, che resta comunque all'interno dei parametri di legge, nasce con l'intento di evitare le pericolose manovre di sorpasso che, purtroppo, spesso accadono, alle volte derivanti anche dalla necessità di scansare auto in sosta vietata lungo la strada".
La soluzione adottata dall'amministrazione consente di avere una pista di ciclabile di 2,5 metri (1,25 m per lato), una sede stradale di 7,5 metri (3,75 m per lato) e un marciapiede di 3 metri (1,5 m per lato), parametri nel pieno rispetto delle norme di legge. "Con questa soluzione il ciclista può utilizzare la struttura dedicata in tutta sicurezza, lo stesso vale per il pedone e per l’automobilista - prosegue il sindaco - in un momento in cui si parla di transizione ecologica, di incentivare l'uso di mezzi alternativi, gli spostamenti a piedi, quando scegliamo di sottrarre spazio alle auto, nel rispetto delle leggi, restituendo quello spazio alla mobilità dolce e pedonale per metterla in sicurezza ed evitare tragedie come quella di Milano dove una ciclista è stata investita ed uccisa, è strano sentire che la Lega e Cambiamenti, invece, ci chiedono di tornare indietro, di trovare soluzioni di compromesso - e conclude - noi crediamo che la strada da intraprendere sia quella aperta da scelte come questa, un punto di partenza per attuazioni e programmazioni future, improntate alla vera sostenibilità, andando nella direzione di garantire e tutelare gli spostamenti dolci e le categorie più deboli, per dare maggiori garanzie e stare al passo con una mobilità che cambia sempre più velocemente".