Parole e musica per riflettere sui diritti civili. E' lo spettacolo "Salta il fosso e via il rospo dal cuore" che si è tenuto ieri sera al Parco Acquaria di Vinci, in occasione della ricorrenza dei fatti del 27 luglio 1944, quando per mano nazista furono uccisi tre uomini in località Santa Lucia.
Lo spettacolo, a cura di Silvia Priscillo Bruni e con le musiche di Mario Costanzi, organizzato da Anpi e Parco Acquaria con il patrocinio del Comune di Vinci, è un viaggio attraverso le fiabe a cui Antonio Gramsci era tanto affezionato e che furono uno dei pilastri della sua produzione letteraria durante i suoi giorni di prigionia. Ha ripercorso i valori del filosofo sardo incentrandosi sulla figura di Antonio Gramsci come ’uomo di fiaba’, capace di educare i figli, anche se costretto dalla sua distanza forzata: attraverso le fiabe, il filosofo sardo riuscì infatti a trasmettere i propri ideali di libertà ai figli spiegano loro i diritti civili, assolvendo così al proprio ruolo paterno pur dalla prigionia. Tante le persone che hanno partecipato all'evento.
“Lo spettacolo - commenta Mila Chini, assessore ai Progetti di valorizzazione memoria storica e democratica - è stato un'occasione per ricordare tre vinciani uccisi dai nazisti e per riflettere sul valore della libertà e sull'importanza di non rinunciare mai ai propri ideali e principi, anche in condizioni proibitive come quelle che il regime fascista impose a Gramsci”.
Vinci, il valore della memoria nello spettacolo su Gramsci
Ieri sera “Salta il fosso e via il rospo dal cuore", in occasione della ricorrenza del 27 luglio 1944, quando i nazisti uccisero tre uomini in località Santa Lucia